Si può dire che il governo Meloni sta pensando di regalare 1.440 euro nel 2025 a molti contribuenti? Non vorremmo offendere chi critica sempre l’attuale governo ed ha nostalgia dei precedenti governi Draghi, Conte, Gentiloni e Renzi. Con alle porte lo sciopero generale indetto dai sindacati contro la manovra, proprio dalla manovra rischia di arrivare una novità che può sembrare poca roba ma che invece per molti contribuenti potrebbe rappresentare un autentico regalo. Perché un taglio delle tasse si trasforma in un aumento di stipendio o pensioni praticamente automaticamente. E chi è dentro il ceto medio potrebbe arrivare a prendere 1.440 euro in più di pensione o stipendio. O se preferite, 1.440 euro di tasse in meno.
1.440 euro in più su pensioni o stipendio, ecco per chi il 2025 potrebbe essere straordinario
Tutto parte dalla modifica all’IRPEF che nel testo della manovra uscito il 15 ottobre non era stata prevista ma che adesso potrebbe rientrare dopo alcuni emendamenti che lo prevedono. Ma anche dopo le parole del Viceministro Leo che parlando delle aspettative sulla proroga del concordato preventivo biennale ha riproposto l’ipotesi di un taglio dell’IRPEF usando i fondi recuperati da quella misura. Ma di che taglio si parla? La domanda se la pongono in molti. Perché l’idea è di tagliare l’aliquota di uno scaglione, il secondo, ma anche di aumentare il limite dello stesso scaglione.
Cosa potrebbe cambiare adesso su stipendio e pensioni partendo dal taglio dell’IRPEF
Portare dal 35% al 33% l’aliquota IRPEF del secondo scaglione. E poi portare il limite dagli attuali 50.000 euro a 60.000 euro. Cosa significherebbe tutto questo? Un netto taglio delle tasse, sempre maggiore man mano che sale il reddito complessivo da sopra 28.000 euro e fino a superare i 60.000 euro. E per chi ha redditi proprio da 60.000 euro o oltre, si porta a casa 1.440 euro di stipendio o pensione in più, in base al suo status, o 1.440 euro di tasse in meno.
l’IRPEF è una imposta che fa della progressività il suo mantra. Oggi gli scaglioni sono tre e sono:
- 23% fino a e fino ai primi 28.000 euro di reddito;
- 35% per i redditi sopra 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
- 43% per i redditi sopra 50.000 euro.
Ecco i calcoli da fare
Come si arriva a un taglio di 1.440 euro? Per un semplice calcolo matematico. Se davvero il secondo scaglione diventerà quello da 33% per i redditi sopra 28.000 euro e fino a 60.000 euro, questo è l’utile che arriverà. Sui 10.000 euro in più da 50.000 a 60.000 euro, anziché il 43% si pagherà il 33%. E sono 1.000 euro fo IRPEF in meno. E per i redditi da 28.000 euro a 50.000 euro, dal 35% al 33% significa 440 euro risparmiati.
Ricapitolando, potrebbero davvero arrivare 1.440 euro in più su pensioni o stipendio, e quasi a sorpresa visto che si parla tanto di pochi aumenti di pensioni, minime in aumento di pochi euro, salari troppo bassi e salario minimo non introdotto. Critiche che potrebbero scontrarsi, sperando, nella realtà dei fatti, con un taglio dell’IRPEF in aggiunta a quello del 2024 che già aveva accorpato il vecchio secondo scaglione del 25% di aliquota al primo al 23%.