L’Assegno di Inclusione continua a creare molti problemi per quanto riguarda i beneficiari di questo sussidio. Infatti a prescindere dal calendario che come tutti sanno prevede due date di pagamento ogni mese, ci sono molti contribuenti che si trovano ogni mese con delle situazioni diverse. Molti coloro che beneficiano dell’assegno di inclusione ma che sono sempre alle prese con importi che cambiano, ricariche che non arrivano, revoca dei benefici, decadenza e così via dicendo.
L’Assegno di Inclusione è una misura particolare che nel 2025 ha avuto anche alcune novità dal punto di vista dei requisiti da detenere e degli importi da percepire. Ma una novità ulteriore arriva dal fatto che ormai con la mensilità di febbraio incassata, si inizierà a fare i conti con il nuovo ISEE che determina sicuramente un cambiamento degli importi spettanti rispetto all’anno precedente.
Ma oggi analizziamo soprattutto il caso della decadenza del beneficio. Un qualcosa che molti hanno subito ma se si interviene subito si può tornare a percepire l’aiuto.
Come prendere in anticipo l’Assegno di Inclusione, ecco la via da usare
Che dipenda dall’ISEE o da qualsiasi altra ragione, una delle situazioni più diffuse adesso è l’Assegno di Inclusione che si trova allo stato di decaduto. In pratica l’assegno di inclusione è stato cancellato a quei soggetti appartenenti a famiglie dove magari sono cambiate le condizioni ISEE patrimoniali e reddituali.
L’ISEE 2025 infatti fa riferimento alle condizioni della famiglia del 2023, mentre l’ISEE 2024 al 2022. Se questi cambiamenti di redditi e patrimoni hanno influenzato a tal punto da uscire fuori dai limiti prestabiliti, ecco che la decadenza con successiva revoca del beneficio si materializza.
Ma ripetiamo, la decadenza dal beneficio dell’Assegno di Inclusione può dipendere da tanti fattori.
Magari c’è chi non ha comunicato per tempo il cambio della composizione del nucleo familiare. Oppure c’è chi non ha comunicato il possesso di redditi ulteriori come quelli da lavoro. Fatto sta che chi ha la domanda di Assegno di Inclusione decaduta perché ha perso il diritto alla prestazione non può farci nulla.
Chi invece si trova al contrario ad avere eventualmente ancora diritto alla prestazione può invece presentare una nuova domanda come hanno fatto tanti già a febbraio. E la sollecitudine nel presentare una nuova domanda è fondamentale perché questa è la soluzione ottimale per prendere la ricarica spettante in anticipo.
Domanda decaduta per l’Assegno di Inclusione, ecco come tornare a prenderlo
Un contribuente che si trova ad essere stato escluso dall’Assegno di Inclusione ma continua ad avere il diritto, probabilmente deve soltanto provare a presentare domanda.
Da segnalazioni dei nostri lettori infatti abbiamo dati certi che stabiliscono come una domanda decaduta ma con l’interessato che ha presentato la nuova domanda a febbraio, anche se presentata sul finire del mese scorso, è stata accolta nello stretto giro di un paio di settimane. Infatti oggi domande di questo genere si trovano allo stato di accolta.
Ecco perché chi subisce la decadenza dal beneficio dell’Assegno di Inclusione a marzo farebbe bene a presentare la domanda subito prima che scada lo stesso mese di marzo. In modo tale da riuscire ad ottenere l’accoglimento in tempi celeri e ritornare a poter percepire il sussidio senza aspettare il 27 aprile, ma incassando il 15 aprile. La stessa cosa che come detto è successa a chi entro fine febbraio ha presentato nuova domanda e domani 15 marzo andrà all’incasso.