Esiste una misura che permette l’anticipo della pensione senza guardare all’età. E non parliamo di pensione anticipata ordinaria, bensì di quota 41 precoci. Molti non tengono in considerazione la misura nonostante è certo che nel 2024 sarà ancora disponibile per molti lavoratori.
A chi basteranno 41 anni di contributi per la pensione nel 2024
La quota 41 per i precoci è una vera e propria pensione anticipata che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica. Ma lo consente solo a determinate categorie di lavoratori e soggetti che hanno alcune problematiche di vario genere. Fu introdotta dalla legge di bilancio del 2017 e sarà attiva fino al 31 dicembre 2026. La quota 41 per i precoci non va confusa con la tanto discussa quota 41 per tutti. Questa in effetti è solo una proposta che mira a estendere a tutti la facoltà di uscita. Cosa che la quota 41 per i precoci non consente.
A chi spetta la quota 41 per i precoci
Possono accedere alla quota 41 per i precoci i lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni di età e che hanno accumulato 12 mesi di contributi prima del compimento di questa età. Ma solo se sono alternativamente in una di queste 4 categorie:
- disoccupati senza la Naspi da almeno 3 mesi;
- caregiver che assistono un familiare con cui convivono da almeno 6 mesi;
- addetti ai lavori gravosi da almeno 7 anni negli ultimi 10 o da almeno 6 anni negli ultimi 7;
- invalidi civili al 74% o superiore.
L’unico vincolo della misura è quello della contribuzione effettiva. Infatti dei 41 anni di contributi necessari, almeno 35 devono essere effettivi da lavoro, senza considerare i figurativi da disoccupazione o malattia. Inoltre la misura prevede una finestra di 3 mesi per la sua decorrenza.
