Si sente sempre parlare di invalidità pensionabile ma pochi capiscono la differenza che c’è e la sottile linea che divide l’invalidità civile dell’invalidità pensionabile. Una differenza sottile dicevamo, ma che alla fine può risultare decisiva per riuscire a prendere la pensione che si dovrebbe prendere a 67 anni, anche dal punto di vista degli importi, già a 56 anni. Chi ha almeno l’80% di invalidità anche nel 2025 potrà avere diritto a questo genere di prestazione. Ma quale invalidità serve? Ecco un’analisi di quella particolare misura che si chiama pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile.
A sorpresa la pensione anche per i nati nel 1969 ma solo se invalidi all’80%
Credevi che l’unica soluzione con 20 anni di contributi fosse arrivare a 67 anni di età? Forse credevi male. E non solo perché per chi non ha contributi versati prima del 1996 c’è la pensione anticipata contributiva che si centra a 64 anni di età. Perché per tutti, a prescindere da quando hanno iniziato a versare i contributi, c’è una possibile pensione a partire dai 56 anni di età. E quindi c’è chi nel 2025 se è nato nel 1969, potrebbe avere questa possibilità.
Stratta di una misura di pensionamento anticipato che, come per le pensioni di vecchiaia, riguarda chi ha una carriera contributiva pari almeno a 20 anni.
La misura però riguarda i possessori di un certificato medico di invalidità specifica pari almeno all’80%. E parliamo del verbale della commissione medica INPS che deve ratificare questo grado di invalidità. Si chiama invalidità specifica o anche pensionabile proprio perché è una invalidità che consente di prendere una pensione in anticipo in base all’ammontare dei contributi che sono stati versati solo che si prende nettamente in anticipo come età.
Invalidi all’80% e pensione anticipata
Con la pensione anticipata con invalidità pensionabile si può andare in pensione anche a 56 anni. Infatti possono uscire coloro che nel 2025 compiono almeno 56 anni di età se donne, oppure almeno 61 anni se uomini. Per le donne quindi, bastano 56 anni di età e 20 anni di contributi mentre per gli uomini servono almeno 61 anni di età. Occhio però alla differenza tra invalidità pensionabile ed invalidità civile.
L’invalidità civile è considerata generica in quanto parla di riduzione della capacità lavorativa di un soggetto, per qualsiasi attività. L’invalidità specifica invece riguarda il lavoro che il soggetto ha svolto per la maggior parte della sua vita lavorativa.
Ecco come funziona l’invalidità specifica per le pensioni a 56 o 61 anni
La procedura per ottenere questa particolare invalidità è simile a quella della invalidità civile. Infatti si parte dal certificato medico introduttivo del medico curante per poi passare alla domanda all’INPS ed alla successiva visita medica presso la commissione.
Nel certificato medico però ci deve essere il richiamo alla Legge 222 del 12 giugno 1984, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 16 giugno 1984. Si tratta appunto della Legge che reca disposizioni sulla “Revisione della disciplina dell’invalidità pensionabile.”