Polemiche a non finire, minacce di sciopero, code davanti i Patronati e davanti le sedi dell’INPS e telefonate a call center. Sono gli effetti prodotti dallo stop al reddito di cittadinanza da luglio per migliaia di beneficiari. Persone e famiglie che magari per anni hanno vissuto di questo aiuto e che adesso si trovano preoccupati e senza sostegno. Ma da settembre, in attesa del decreto attuativo, ecco che parte la nuova misura chiamata Sostegno alla Formazione e al Lavoro. E come vedremo, per molti la situazione migliorerà, in barba a quanti considerano lo stop al reddito di cittadinanza come il male dei mali.
Addio al reddito di cittadinanza, e adesso?
Si passerà quindi dal reddito di cittadinanza al Sostegno Formazione e Lavoro. Una misura che affianca in maniera superiore al reddito di cittadinanza, le politiche attive sul lavoro alle politiche strettamente di assistenzialismo. Anche perché si parla di stop al reddito di cittadinanza per famiglie al cui interno non ci sono minorenni, invalidi o anziani sopra i 60 anni di età.
In pratica l’addio al reddito di cittadinanza è stato deciso nell’immediato solo per quanti, di età compresa tra i 18 ed i 59 anni, possono giustamente, trovare lavoro. Ma non da soli, perché c’è bisogno di un aiuto. Sia per la ricerca di occupazione, che per la formazione e la riqualificazione dei diretti interessati.
Stop al reddito dio cittadinanza, ma c’è chi ci guadagnerà
Per le famiglie a cui lo stop al reddito di cittadinanza non è ancora arrivato, perché nel nucleo familiare ci sono invalidi, minorenni o over 60, se ne riparlerà a gennaio 2024. Perché dall’anno venturo si dovrà passare all’assegno di inclusione. Per quanti hanno detto addio al reddito di cittadinanza adesso, possiamo anche dire che in alcuni casi non tutti i mali vengono per nuocere. Il nuovo Supporto per la Formazione e il Lavoro, cioè la nuova misura al via dal 1° settembre prossimo in alcuni casi darà più soldi a queste famiglie.
Perché essendo una misura volta alla ricollocazione lavorativa del diretto interessato, si rivolge al singolo e non alla famiglia. Ed anche dal punto di vista dell’importo che come sembra, sarà di 350 euro al mese per 12 mesi. Durante i quali tra corsi di formazione, programmi personalizzati e ricerca del lavoro, Uffici di Collocamento ed Agenzie Private del Lavoro, aiuteranno i beneficiari a cessare il loro bisogno di assistenzialismo.
Le cifre non mentono per il Sostegno Formazione e Lavoro
Per chi appartiene a famiglie il cui ISEE non è superiore a 6.000 euro la nuova misura potrebbe essere migliore della precedente. In termini pratici, l’addio al reddito di cittadinanza migliora la situazione per queste famiglie. Sia come aiuto a trovare nuovo lavoro, dato che le politiche attive del lavoro con il reddito di cittadinanza erano carenti. E sia dal punto di vista dei soldi percepiti. Con il reddito di cittadinanza una famiglia di 3 persone, se occupabili, prendeva 900 euro al mese. Invece con 4 individui occupabili 1.050 euro al mese. Adesso essendo pari a 350 euro a persona, il Sostegno Formazione e Lavoro offrirà alla prima famiglia 1.050 euro, alla seconda 1.400 euro.