NASPI al 75% dello stipendio? Ecco come prendere oltre 1.500 euro al mese NASPI al 75% dello stipendio? Ecco come prendere oltre 1.500 euro al mese

Addio Naspi, stop all’indennità novità dall’INPS

Cambia tutto sulla Naspi, adesso è più facile perdere l’indennità.

Perdere la naspi adesso diventa più facile perché dall’8 maggio è in vigore il decreto che impone nuovi obblighi ai beneficiari dell’indennità per disoccupati INPS che se disattesi fanno perdere il sussidio. Perdere la Naspi non è stato mai così facile. E adesso sono molti di più i beneficiari che perderanno l’indennità proprio alla luce delle novità appena entrate in vigore.

Addio Naspi, stop all’indennità novità dall’INPS

La domanda di Naspi per chi perde il posto di lavoro sarà accompagnata dall’iscrizione nella piattaforma SIISL, cioè nel Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa. La stessa piattaforma, per intenderci, che devono utilizzare i beneficiari dell’assegno di inclusione e del reddito di cittadinanza per sottoscrivere il patto di attivazione digitale (PAD). L’iscrizione in piattaforma obbliga quindi i percettori di Naspi a firmare il PAD, il patto di servizio ed il patto di lavoro. Significa in termini pratici che chi prende la Naspi si dichiara immediatamente disponibile a cercare, trovare ed accettare un nuovo lavoro. E a dire di sì alle proposte di corsi formativi e progetti che i Centri per l’Impiego metteranno a disposizione. La mancata presenza a queste iniziative o il rifiuto di una proposta di lavoro porterà il beneficiario a vedersi ridurre, sospendere o revocare la Naspi.

Ecco i nuovi obblighi in vigore per i beneficiari della Naspi

Il DL numero 60 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 maggio 2024 e come prassi è in vigore dall’8 maggio. I beneficiari della Naspi pertanto adesso corrono più rischi. Perché devono iscriversi in piattaforma, compilare un curriculum e sottoscrivere i patti prima citati. In modo tale da dare seguito a quelle politiche attive che a dire il vero erano alla base della Naspi anche prima. Solo che non venivamo messe in atto. Adesso chi rifiuta una offerta di lavoro, come per esempio capita con i supplenti della scuola, ci deve pensare bene. Perché oggi la scuola non comunica il rifiuto al Centro per l’Impiego o all’INPS e quindi la Naspi non viene intaccata. Invece con il meccanismo che si introduce adesso con la piattaforma, tutto si materializza. Chi prende la Naspi quindi adesso viene assoggettato a maggiori adempimenti ed a maggiori obblighi. Anche la frequenza e la partecipazione ai corsi che gli Uffici di Collocamento avvieranno per ciascun profilo, sono da seguire per non rischiare come detto, sospensione, riduzione o revoca dell’indennità.