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Addirittura in pensione con Quota 86 o 18 anni di contributi, c’è chi può nel 2024

La pensione in anticipo, con sconti sui contributi o sull’età pensionabile, ecco alcune cosa da conoscere che possono aiutare.

Andare in pensione prima non è possibile se non si rispettano i requisiti utili. Età e contributi sono fondamentali ed in un modo o nell’altro vanno completati. In alcuni casi ci sono delle agevolazioni che possono essere sfruttate per raggiungere uno dei due requisiti in maniera più rapida.  Si tratta solo di sfruttare alcune maggiorazioni. Una per le donne ed una per i precoci. Addirittura in pensione con Quota 86 subito non è una cosa sbagliata da dire. E in alcuni casi bastano pure 18 anni di contributi.

Non a 67 anni ma a 66, bastano sempre 20 anni di contributi 

Per le lavoratrici c’è uno sconto anche di un anno sull’età pensionabile. E parliamo di età della pensione di vecchiaia. In pratica, ci sono lavoratrici che possono andare in pensione a 66 anni di età e con 20 anni di contributi.  Ma solo per quante hanno diritto all’assegno interamente calcolato con il sistema contributivo. E soprattutto, solo per quante hanno avuto figli a carico. Possono anticipare la pensione di vecchiaia in misura pari a 4 mesi per ogni figlio avuto. Fino ad un massimo di 12 mesi per le lavoratrici che hanno avuto tre o più figli. Tutto come stabilito e previsto dall’articolo n° 1 comma 40 della Legge 335 del 1995. Lo sconto vale per le madri che hanno il primo contributo versato dopo il 31 dicembre 1995. Ma anche per chi opta per il sistema contributivo. 

Addirittura in pensione con Quota 86 o 18 anni di contributi, c’è chi può nel 2024

Stesso discorso per i lavoratori precoci. Soggetti che hanno il primo versamento non antecedente il primo gennaio 1996 o optanti per le regole contributive. Questi soggetti possono godere di una maggiorazione contributiva per i periodi versati prima di aver compiuto 18 anni di età. Se per le donne, cioè per le lavoratrici madri di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, lo sconto è sull’età pensionabile, per i precoci è sulla carriera contributiva. I contributi versati prima dei 18 anni di età per questi lavoratori precoci valgono 1,5 volte. Un anno passa da essere utile sulla pensione per 12 mesi di contributi, ad esserlo per 18 mesi. Tre anni di lavoro precoce valgono 4 anni e mezzo. Il che agevola quanti hanno iniziato a lavorare da molto giovani.