Per poter fruire delle agevolazioni di acquisto per la prima casa è necessario che l’immobile sia nel Comune in cui si ha la residenza e se al momento dell’acquisto ancora non si ha la residenza si hanno 18 mesi di tempo per trasferirla in quel Comune (ma la cosa deve essere dichiarata nell’atto di compravendita).
Se non si trasferisce la propria residenza nel Comune dove è ubicato l’immobile (non nell’immobile stesso ma nel Comune) entro i 18 mesi dall’acquisto, le agevolazioni fruite decadono e si dovranno versare tutte le imposte di cui si era fruito in forma agevolata.
Acquisto prima casa
Non tutti forse lo sanno, ma le agevolazioni per l’acquisto della prima casa possono essere fruite anche nel luogo dove si lavora, senza il bisogno di trasferire la residenza. In questo caso, quindi, se l’immobile si trova in un Comune diverso da quello di residenza ma in quello dove si svolge la propria attività lavorativa è possibile fruire lo stesso delle agevolazioni senza che ci sia il bisogno di cambiare la propria residenza.
Di fatto anche in questo caso nell’atto di acquisto va dichiarato che l’immobile si trova nel Comune dove si svolge la propria attività lavorativa.
E’ da prestare attenzione ad una cosa però: mentre con il cambio di residenza è possibile vendere l’immobile anche prima dei 5 anni a patto che entro 12 mesi si acquisti un altro immobile, acquistando la casa nel Comune dove si lavora se l’immobile viene venduto prima dei 5 anni si perdono definitivamente le agevolazioni fruite, anche se si acquista, poi, un altro immobile entro 12 mesi.
Di fatto, quindi, le agevolazioni per acquisto della prima casa nel luogo di lavoro ci sono ma è più alto il rischio di incorrere nella perdita delle stesse.