Un assegno aggiuntivo sulla pensione di reversibilità che spetta ad alcuni coniugi superstiti. Questo è ciò che adesso vedremo di spiegare in modo tale da far capire a chi rientra in questa misura, come prendere innanzi tutto un incremento immediato di 53 euro al mese sulla pensione. Ma soprattutto come incassare ben 3.180 euro di arretrati.
Ecco cosa si può prendere in più per chi rientra in determinate categoire
I coniugi superstiti che hanno perso un compagno pensionato, possono, dopo aver ottenuto la reversibilità, prendere una somma aggiuntiva pari a 53 euro al mese sulla stessa pensione ai superstiti percepita.
Si tratta di quel sostegno economico che rappresenta un’autentica integrazione alla pensione di reversibilità. Come tutti sanno i superstiti, nel caso del coniuge di un pensionato deceduto, può prendere una pensione di reversibilità pari al 60% dell’importo della pensione che percepiva il defunto quando era in vita.
Alcuni vedovi superstiti però possono beneficiare di un assegno integrativo della pensione di reversibilità che, come detto, è in misura pari a 53 euro al mese. Una indennità pagata direttamente dall’INPS ma solo a determinati vedovi. Infatti oltre che essere titolari di pensione di reversibilità questi vedovi devono anche essere invalidi ai sensi della Legge 104 o con indennità di accompagnamento. In pratica, o invalidi totali al lavoro, al 100% o in condizioni tali da essere tutelati dall’assegno di accompagnamento in quanto soggetti privi della capacità di svolgere le normali attività della vita quotidiana senza l’ausilio di un soggetto terzo, cioè di un accompagnatore.
Ai vedovi fino a 3.180 euro di arretrati e la pensione di reversibilità diventa più ricca
L’assegno integrativo si chiama assegno di vedovanza e quindi è una indennità aggiuntiva che gli interessati devono provvedere a richiedere all’INPS. L’assegno di vedovanza riguarda i superstiti di pensionati titolari di trattamenti da lavoro dipendente sia del settore privato che pubblico ma non per i vedovi di pensionati titolari di trattamenti per lavoratori autonomi e simili.
Per godere della vedovanza bisogna non superare 32.148,88 euro annui di reddito, ma per poter percepire l’assegno di vedovanza intero bisogna non superare 28.659,42 euro di reddito. L’importo mensile è di esattamente 52,91 euro che scende a 19,59 euro per chi ha redditi superiori a 28.659,42 euro e fino a 32.148,88 euro. Chi ne ha diritto oggi, ma si rende conto che aveva diritto allo stesso trattamento negli anni passati senza però averlo mai richiesto, può richiedere anche fino a 5 anni di arretrati. Finendo, se ha diritto all’importo massimo, di ben 3.180 euro di arretrati circa.