Avere un parente disabile, con la legge 104 è un fattore sicuramente di dolore e dispiacere, ma a determinate condizioni può essere un vantaggio. Infatti per molte misure di pensionamento anticipato avere un parente disabile e diventare caregiver è un qualcosa che può avvantaggiare. E addirittura ci sono delle misure che consentono di andare in pensione perfino a 59 anni. Basta rispettare le varie condizioni previste, prima tra tutti la convivenza con il disabile e poi tutti i requisiti specifici e differenti da misura a misura. Perchè sono 3 le misure che permettono di andare in pensione come caregiver. Tra cambi di residenza e legami di parentela, ecco come diventare caregiver per andare in pensione a 59 anni o con altre misure nettamente vantaggiose.
Anche a 59 anni in pensione: tra cambi di residenza e legami di parentela, ecco come diventare caregiver
Una particolare categoria di lavoratori e contribuenti è quella dei caregivers. Soggetti che possono sfruttare 3 misure di pensionamento appositamente. Possibilità in vigore anche nel 2025. Il caregiver anche nel 2025 può andare in pensione prima in base ai requisiti che ha raggiunto pescando tra Ape sociale, quota 41 per i precoci e opzione donna. Attenti però, perché in ogni caso per essere considerati caregivers oltre ad assistere un familiare disabile grave bisogna anche essere conviventi. Proprio la convivenza è uno dei fattori determinanti per poter sfruttare le normative agevolate in materia previdenziale. E per convivenza si intende abitare sotto lo stesso tetto, nella casa con lo stesso numero civico e al massimo con interno diverso, ma da non meno di 6 mesi.
Diventare caregiver, ecco i parenti o gli affini che lo permettono
Oltre all’assistenza e alla convivenza, anche il grado di parentela è decisivo per essere considerati caregivers e sfruttare una delle tre misure prima citate. L’invalido deve essere un parente di primo grado, il coniuge o in alternativa un parente o affine di secondo grado. Queste alternative per parenti e affini più distanti come albero genealogico si completano solo nel caso in cui l’invalido è privo di genitori o coniuge, oppure ha genitori o coniugi che a loro volta sono invalidi gravi o con oltre 70 anni di età.
La pensione senza limiti di età per i precoci
Prima misura destinata ai caregivers è la quota 41 precoci. Per questa misura non ci sono vincoli di età ma basta raggiungere 41 anni di versamenti con 35 anni effettivi senza considerare i contributi figurativi per disoccupazione e malattia. E almeno un anno di questi 41 anni di versamenti, deve essere completato anche discontinuamente prima dei 19 anni di età.
Caregivers e Anticipo Pensionistico sociale
Per i caregivers c’è pure l’Ape sociale. Un caregiver può andare in pensione con almeno 63 anni e 5 mesi di età e con almeno 30 anni di contributi versati. La misura è un reddito ponte di accompagnamento alla pensione. Infatti è piena di limitazioni. Perché per esempio, non prevede la tredicesima, i trattamenti di famiglia, le maggiorazioni sociali, non è reversibile, non si adegua al tasso di inflazione e non può superare 1.500 euro al mese.
Dal 2023 opzione donna a poche lavoratrici tra cui le caregiver
Opzione donna è una misura che è destinata pure alle caregiver. La misura si centra se entro la fine dell’anno precedente quello della domanda di pensione, sono stati completati almeno 61 anni di età ed almeno 35 anni di contributi. Ma molto dipende dai figli avuti. Infatti chi ha avuto un figlio può andare in pensione come caregiver se entro la fine dell’anno precedente ha completato almeno 60 anni di età. Con due o più figli invece, basta che al 31 dicembre dell’anno precedente l’età completata sia pari a 59 anni.