Andare in pensione con un assegno di 640 euro a 57 anni è possibile sia per donne che per uomini. L’importante è risultare iscritti al Fondo casalinghe Inps e avervi versato almeno 5 anni di contributi.
Si tratta del fondo creato dall’Inps per chi si occupa della casa e dei propri familiari (la casalinga o il casalingo) senza ottenere una retribuzione in cambio. In questo caso è possibile iscriversi al fondo in questione e versare contributi volontari in esso.
La pensione che deriva spetta sia agli uomini che alle donne a patto che, durante il versamento dei contributi, non svolgessero lavoro retribuito per il quale fosse prevista contribuzione obbligatoria.
Pensione a 57 anni, c’è un importo minimo.
I contributi versati nel fondo non sono obbligatori, ma devono essere versati come scelta volontaria. Anche l’importo è a scelta dell’iscritto, fermo restando che un mese è considerato coperto quando si è versata una contribuzione di circa 26 euro.
La pensione di vecchiaia è riconosciuta dal compimento dei 57 anni di età e spetta, a questa età, solo a patto di aver versato almeno 5 anni di contributi (5 anni coperti interamente da contribuzione). La pensione viene liquidata a 57 anni solo nel caso che il suo importo sia pari o superiore a 1,2 volte l’assegno sociale Inps.
Nel 2024 l’importo dell’assegno sociale è di 534 euro e ne consegue che per essere liquidata a 57 anni la pensione del fondo casalinghe debba avere un importo mensile pari o superiore a 640 euro circa. In caso contrario il trattamento è liquidato al compimento dei 65 anni a prescindere dall’importo.
Non basta versare il minimo
Quello che va fatto notare in questo ambito è che il calcolo dell’assegno è effettuato con il sistema contributivo e, quindi, non basta versare 26 euro al mese per 5 anni per avere diritto a una pensione dignitosa (in questo caso la pensione che spetta non arriva neanche a 10 euro al mese…).
Per avere diritto a una pensione dignitosa è necessario effettuare versamenti per molti anni e di importo abbastanza elevato.
Se si versano, ad esempio, 300 euro al mese per 30 anni si ha diritto a una pensione che è pari a:
- 354 euro al mese, per 13 mensilità se si accede a 57 anni;
- 444 euro al mese per 13 mensilità se si accede a 65 anni.
A cambiare l’importo dell’assegno, a parità di contributi versati, è il diverso coefficiente di trasformazione applicato che si alza con l’aumentare dell’età.
Che pensione spetta con 26 euro al mese per 35 anni?
Se si decide di versare il minimo di 26 euro al mese per 35 anni che pensione spetta? Va detto subito che non si raggiunge l’importo minimo previsto e, pertanto la pensione si potrà avere solo al compimento dei 65 anni.
Con l’importo minimo si verseranno 312 euro l’anno, pari a 10.920 euro in 35 anni. Applicando il coefficiente di trasformazione dei 65 anni e dividendo per 13 si ottiene una pensione mensile di 44 euro circa al mese.