Per i dipendenti pubblici potrebbe arrivare una novità molto importante: la possibilità di chiedere l’anticipo del Tfr in caso di comprovate motivazioni. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha chiarito che la questione è in discussione e si sta valutando di estendere questa possibilità anche ai dipendenti pubblici, che oggi ne sono esclusi.
L’attuale normativa, infatti, non permette ai dipendenti pubblici di accedere al Tfr prima della cessazione del servizio e, pertanto, i dipendenti pubblici non possono chiedere l’anticipo del Tfr in costanza di rapporto di lavoro, neanche se dovesse servire per finanziare interventi medici o acquisto della prima casa.
Anticipo tfr dipendenti privati
Per i dipendenti privati è possibile richiedere l’anticipo del Tfr qualora si abbia un’anzianità di servizio di almeno 8 anni con lo stesso datore di lavoro. L’anticipo del Tfr che si può richiedere non può essere superiore al 70% di quanto maturato e che spetterebbe se si cessasse il lavoro in quel momento.
Inoltre l’anticipo è concesso solo qualora sia richiesto per sostenere spese sanitarie, terapie, interventi straordinari, acquisto della prima casa per se o per i figli.
Anticipo anche per i dipendenti pubblici
La questione si pone da diversi anni per superare la disparità di trattamento riservata a dipendenti pubblici e privati in ambito trattamento di fine rapporto.
Carlo Durigon, in rappresentanza del ministero del Lavoro, si è espresso favorevole a realizzare un intervento normativo che permetta di richiedere l’anticipo del trattamento di fine rapporto anche ai dipendenti pubblici. Appare ovvio che la motivazione principale è quella di armonizzare la normativa del lavoro pubblico e di quello privato, almeno per quel che riguarda l’anticipazione del Tfr.
Ovviamente qualsiasi decisione normativa venga presa deve armonizzare la novità con gli equilibri del bilancio pubblico visto che la differenza principale tra Tfr del settore pubblico e di quello privato è rappresentato proprio da chi lo eroga. Nel privato l’anticipo è erogato dal datore di lavoro, nel settore pubblico, ovviamente, l’anticipo deve essere liquidato dallo Stato.
Non si tratta di una spesa in più, sia chiaro, visto che in ogni caso prima o poi lo Stato deve erogare il trattamento di fine rapporto ai propri dipendenti, ma va considerato che Tfr e Tfs nel pubblico impiego sono erogati con tempistiche molto più lunghe rispetto al settore privato, che in alcuni casi richiedono un’attesa che supera anche i 5 anni. Questo fa comprendere come l’anticipo possa diventare un problema visto che non è preventivato e non può essere messo in un bilancio preventivo.
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