Dopo la pubblicazione di un comunicato stampa firmato da 2400 pensionati in attesa dello sblocco dell’anticipo TFS previsto dal decreto legge 4/2019 e ancora non applicato, sono molti i lettori che ci stanno scrivendo manifestando la propria indignazione.
Il signor M. ci scrive, infatti : “Mi sono pensionato con la quota 100 con la consapevolezza che avrei percepito il mio TFS in parte subito, grazie all’anticipo, ma adesso a un anno e mezzo di distanza mi sento preso in giro perchè dell’anticipo neanche l’ombra e dovrò attendere ancora anni prima di percepire quanto mi spetta. Se avessi saputo che andava così avrei aspettato di maturare i requisiti della pensione anticipata.”.
Gli fa eco il signor S. che ci scrive: “Mi associo a quanto detto nell’articolo per questo diritto negato, ricordo che sicuramente, chi lo chiede, ne ha di bisogno, e che per ottenerlo bisogna pagare un interesse . Non esistono parole se non sprezzanti, per quello che da più anno e mezzo stiamo subendo. “
Si unisce al coro anche la signora P. che scrive: “Accedendo alla pensione con la consapevolezza di poter disporre quasi subito di almeno 45mila euro del mio TFS ho fatto spese che non avrei sostenuto senza questa certezza (che poi si è rivelata infondata) indebitandomi nella ristrutturazione della casa per mio figlio. A chi dovremmo chiedere i danni del diritto negato?”.
Ma l’indignazione è anche per le continue promesse, come fa notare il signor G.:” A me quello che fa imbestialire più del diritto negato è il fatto che ogni volta che la Ministra scrive sembra che dal giorno dopo possiamo avere l’anticipo del TFS…l’ultima volta ad agosto annunciando CI SIAMO….ad ottobre dei nostri soldi e della possibilità di richiederli neanche l’ombra.”.
E voi che ne pensate? Scriveteci, pubblicheremo anche il vostro pensiero.