Nuova Ape sociale 2025, la guida alla misura e pensione anticipata per nati nel 1961 oggi esclusi e nati nel 1962 Nuova Ape sociale 2025, la guida alla misura e pensione anticipata per nati nel 1961 oggi esclusi e nati nel 1962

Nuova Ape sociale 2025, la guida alla misura e pensione anticipata per nati nel 1961 oggi esclusi e nati nel 1962

Confermata l’Ape sociale per il 2025, ecco quando e chi andrà in pensione con questa misura l’anno prossimo e come.

Chi sperava nella conferma dell’Ape sociale potrà dirsi soddisfatto. Infatti la misura è stata prorogata di fatto (anche se manca l’ufficialità dell’entrata in vigore della manovra).

Si potrà andare in quiescenza con questa misura anche nel 2025. Ecco i punti cardine della misura per chi intende sfruttarla nel 2025.

Nuova Ape sociale 2025, la guida alla misura e chi saranno i nuovi beneficiari della pensione anticipata

Andare in pensione nel 2025 con l’Ape sociale sarà ancora una volta possibile. Esaudite le richieste di quanti volevano la misura non più cessata il 31 dicembre 2024.

Lavoratori che speravano di poter avere ancora questo canale di pensionamento per l’anno prossimo. E tra legge di Bilancio e suo collegato (il decreto fiscale) ecco che la misura di fatto riparte da capo a gennaio.

Dentro questa possibilità di pensionamento anticipato i lavoratori che magari per via dei 5 mesi di aumento dell’età minima da centrare (passata da 63 a 63 anni e 5 mesi nel 20324, ndr), anche se sono nati nel 1961 non hanno potuto sfruttare questa occasione.
Ma porte aperte all’Ape sociale anche per i nati nel 1962 che riescono a completare entro il 31 dicembre 2025 63 anni e 5 mesi di età e 30 o 36 anni di contributi. Escono quindi molti nati nel 1962.

Nuova Ape sociale 2025, la guida alla misura e pensione anticipata per nati nel 1961 oggi esclusi e nati nel 1962

Ricapitolando, per l’Ape sociale 2025 potranno lasciare il lavoro quanti raggiungono:

  • Almeno 63 anni e 5 mesi di età;
  • Minimo 36 anni di contributi per chi svolge un lavoro gravoso;
  • Minimo 30 anni di contributi per chi rientra tra i caregivers, gli invalidi o i disoccupati.

Possono avere accesso all’Ape sociale 2025 gli invalidi cui la commissione medica invalidi civili ASL ed INPS ha riconosciuto almeno il 74% di invalidità.
Poi dentro l’Ape sociale 2025 i caregivers che da almeno 6 mesi assistono un parente stretto disabile grave o un parente o affine entro il secondo grado, purché questi ultimi si trovino privi dei genitori, o con genitori anziani (sopra i 70 anni di età, ndr) o a loro volta invalidi gravi. I 6 mesi di assistenza si dimostrano con la convivenza con l’invalido che deve essere nello stesso immobile con lo stesso numero civico. Nei casi di immobili condominiali e simili, anche se l’interno è diverso fa fede il numero civico.

Ape sociale 2025 e questione disoccupati in Naspi


I disoccupati devono invece aver terminato di percepire interamente la Naspi loro spettante dopo aver perso involontariamente il lavoro (non dimissioni volontarie quindi, ndr).
Anche se recenti pronunce dei giudici hanno dimostrato come conti lo status di disoccupato e non la fruizione completa della Naspi, non vuol dire che siano cambiate le norme. Infatti le pronunce in genere in Italia creano solo un precedente. La liberazione da un requisito stringente previsto da un Tribunale vale solo per i ricorrenti ma non obbliga l’INPS ad adottare la nuova interpretazione. Chi svolge una delle attività di lavoro gravoso previste (in tutto sono 15), deve aver svolto tale tipologia di lavoro per 6 anni sugli ultimi 7 di carriera o per 7 anni sugli ultimi 10 anni di carriera.

Niente lavoro dipendente o autonomo per chi va in pensione con l’Ape sociale

Chi va in pensione con l’Ape sociale 2025 non potrà svolgere alcuna attività lavorativa per arrotondare quanto prende di pensione con l’Anticipo pensionistico. Nessun lavoro, sia da dipendente che da lavoratore autonomo o professionista.

L’unica eccezione è il lavoro autonomo a carattere occasionale, sempre che non ecceda i 5.000 euro annui (anno solare e non anno di lavoro, ndr).
La misura continuerà ad essere come oggi, ovvero con tutte le sue limitazioni. Infatti anche per l’Ape sociale 2025 andranno considerate queste regole:

  • niente tredicesima;
  • nessuna maggiorazione o integrazione al trattamento minimo INPS;
  • niente reversibilità in caso di decesso del titolare della prestazione;
  • importo massimo fino a 1.500 euro al mese;
  • nessuna indicizzazione al tasso di inflazione;
  • niente assegno nucleo familiare;
  • decadenza della prestazione al compimento dei 67 anni di età.