l'inps paga 735 euro l'inps paga 735 euro

Aprire un conto corrente all’estero, quali rischi?

Scopri le implicazioni fiscali dell’apertura di un conto estero. Con il Common Reporting Standard e il FACTA, l’Agenzia delle Entrate può individuare facilmente i conti esteri non dichiarati.


Per chi ha pensato di aprire un conto estero dove tenere i risparmi al di fuori delle grinfie dello stato italiano, è bene sapere che ci sono implicazioni fiscali se non si rispettano normative vigenti. I Paesi internazionali sono sempre più inclini allo scambio di informazioni fiscali, e proprio per questo appare fondamentale comprendere quali sono le possibilità di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate su conti correnti detenuti all’estero e non dichiarati in Italia e le sanzioni applicabili.

Leggi anche: Fermo amministrativo, come scoprire se c’è

Conti all’estero quali strumenti per individuarli?

L’Agenzia delle Entrate ha a disposizione una serie di strumenti per individuare conti esteri non dichiarati da parte dei residenti in Italia. Normative come il Common Reporting Standard e il FACTA, infatti, permettono lo scambio automatico di informazioni fiscali tra diversi Paesi, e questo rende più semplice individuare i conti esteri non segnalati.

Chiunque risiede in Italia deve rispettare gli obblighi di dichiarazione previsti dalla disciplina sul monitoraggio fiscale delle attività finanziarie estere. Quando si possiede un conto corrente o altre attività finanziarie all’estero, è obbligatorio segnalarlo utilizzando il quadro RW del modello Redditi.

La mancata dichiarazione può comportare sanzioni amministrative, che variano in base al valore del conto e al Paese in cui è ubicato. LAgenzia delle Entrate, inoltre, può richiedere informazioni sul conto estero direttamente alla banca estera grazie agli accordi di scambio di informazioni.

In caso di conto estero non dichiarato, è sempre meglio rivolgersi a un commercialista esperto in fisco internazionale che possa illustrare tutte le opzioni per regolarizzare la situazione:

  • la presentazione di una dichiarazione integrativa;
  • il ravvedimento operoso, che consente di sanare la propria posizione debitoria pagando sanzioni ridotte.

Leggi anche: Prescrizione, ecco quando ti salva da tasse e multe