Il condono tombale cartelle potrebbe rappresentare una svolta per migliaia di contribuenti con debiti fiscali. Di cosa si tratta esattamente? Chi può beneficiarne? Quali sono le differenze rispetto alla rottamazione delle cartelle? L’argomento è al centro del dibattito politico ed economico, con nuove misure che potrebbero cambiare radicalmente il sistema di riscossione.
Cos’è il condono tombale delle cartelle
Tra le novità principali in ambito riscossione per il 2025 vi è l’introduzione del discarico automatico delle cartelle esattoriali decorsi cinque anni dal loro affidamento all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Questo meccanismo prevede che i debiti fiscali non riscossi entro il quinquennio vengano automaticamente cancellati dagli archivi dell’AdER, salvo quelli soggetti a procedure esecutive, concorsuali o di ristrutturazione del debito.
Tuttavia, il condono tombale non implica l’estinzione del debito: gli enti creditori possono comunque intraprendere azioni di recupero autonomo o riaffidare le somme non riscosse all’AdER qualora emergano nuovi e rilevanti elementi reddituali o patrimoniali del debitore.
Un ulteriore aspetto da considerare è il controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze sull’azione di recupero dei crediti e sul processo di discarico automatico. Gli enti creditori possono contestare eventuali decadenze o prescrizioni, con un meccanismo che prevede il pagamento ridotto di un ottavo dell’importo del credito affidato in caso di definizione agevolata della contestazione.
Come si può facilmente intuire non si tratta di un condono automatico che riguarda tutte le cartelle esattoriali, ma solo quelle inesigibili.
Perché conviene più della rottamazione
A differenza della rottamazione delle cartelle, che consente ai contribuenti di regolarizzare i propri debiti con sconti su sanzioni e interessi, il condono tombale offre una soluzione più definitiva per le posizioni fiscali di difficile riscossione.
La principale differenza riguarda la tempistica e l’effetto sulla posizione debitoria. Mentre con la rottamazione il contribuente deve attivarsi per aderire al piano di pagamento, con il condono tombale il debito viene eliminato automaticamente dall’AdER dopo cinque anni, riducendo il carico fiscale senza necessità di presentare domande o rispettare scadenze rigide.
Un altro punto a favore del condono tombale riguarda la certezza per il contribuente. Le rottamazioni precedenti hanno spesso richiesto pagamenti rateali e condizioni che, se non rispettate, comportavano la decadenza dai benefici. Con il discarico automatico, invece, il debitore non corre il rischio di perdere agevolazioni e tornare a dover pagare l’importo originario.
L’introduzione di questa misura rappresenta un passo avanti nell’efficienza del sistema di riscossione, mirando a ridurre il numero di crediti inesigibili che gravano sulle finanze pubbliche e al tempo stesso fornire ai contribuenti una prospettiva più chiara sul proprio carico fiscale futuro.