Assegno di Inclusione 2025, a gennaio aumenti? Ecco chi prenderà di più Assegno di Inclusione 2025, a gennaio aumenti? Ecco chi prenderà di più

Assegno di Inclusione 2025, a gennaio aumenti? Ecco chi prenderà di più

Sono previsti aumenti per l’assegno di Inclusione 2025,? Ecco la verità, come funziona e chi prenderà di più da gennaio.

Ogni fine anno si fa un gran parlare di aumento degli stipendi, di aumento delle pensioni e di inflazione. La perdita di potere d’acquisto delle pensioni in genere ogni inizio anno venne compensata dall’aumento delle stesse rispetto al tasso di inflazione. Una cosa che è molti si chiedono però è se aumenteranno anche i sussidi. E quando parliamo di sussidio non possiamo che parlare del famoso Assegno di Inclusione. La misura che ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza anche se come numero di beneficiari è stata parzialmente ridotta, continua ad essere uno strumento su cui moltissime famiglie contano. Su alcuni siti e in alcuni forum di discussione in rete, c’è chi crede che a gennaio qualcosa potrà cambiare dal punto di vista degli importi per l’Assegno di Inclusione. In effetti con i nuovi ratei di Assegno di Inclusione del 2025 gli importi per molte famiglie potrebbero cambiare ma perché?

Assegno di Inclusione 2025, a gennaio aumenti? Ecco chi prenderà di più

Se c’è una cosa che stride rispetto alle problematiche dell’aumento del costo della vita e del tasso di inflazione senza dubbio è il fatto che per i sussidi di contrasto alla povertà come era il Reddito di Cittadinanza e come è l’Assegno di Inclusione, non esiste indicizzazione.

Significa che non è previsto nessun aumento correlato all’inflazione. Lo dimostra il fatto che l’importo prestabilito per un singolo senza altri redditi era di 500 euro al mese già ai tempi del Reddito di Cittadinanza.

E dal 2019 cioè dall’anno di ingresso del Reddito di Cittadinanza nell’ordinamento, nulla è cambiato. In altri termini 500 euro si prendevano al mese nel 2019 e 500 euro si prendono pure adesso. Nessun incremento relativo all’inflazione è previsto e quindi nulla da fare per chi attende aumenti da questo punto di vista. Come se per chi prende i sussidi, lo Stato non riconosce che il potere di acquisto di questi 500 euro è calato.

Ecco come doveva salire l’Assegno di Inclusione se si applicasse la rivalutazione annuale

Se paragoniamo ciò che è successo sulle pensioni negli ultimi anni, si può capire di cosa stiamo parlando e cosa doveva accadere ai sussidi se il sistema fosse equo. Nel 2022 l’inflazione certificata dall’ISTAT è stata dell’8,1%. Nel 2022 invece è stata del 5,4%. Per l’anno in corso al momento, su un dato che fa riferimento ai mesi da gennaio a settembre dell’anno incorso, il tasso di inflazione è stato dello 0,8%.

Se tutto fosse normale anche per il sussidio, nel 2023 da 500 euro al mese i beneficiari avrebbero dovuto prendere 540,50 euro per via dell’8,1% prima citato. Poi nel 2024 con l’aggiunta del 5,4% il sussidio doveva passare a 569,69 euro al mese. E dal 2025, da gennaio, per chi continua a prendere il sussidio e resta a reddito zero, 574,24 euro al mese.

E invece nulla di tutto questo. Niente adeguamenti. Ma questo non vuol dire che non ci saranno novità al riguardo nel 2025. Anche se sono novità che non dipendono da interventi normativi ma dipendono dai singoli casi.

Ecco quando gli importi da un anno all’altro cambiano

Un nucleo familiare composto da due anziani, di cui solo uno over 60 nel 2024, senza altri redditi prende 500 euro di Assegno di Inclusione ogni mese. Questo importo non è altro che la componente reddituale che naturalmente è variabile in base ai redditi di un nucleo familiare. Se il reddito familiare è superiore a 6.000 euro il sussidio non si prende. Se un nucleo familiare ha un reddito annuo di 1.200 euro, il sussidio scende da 500 a 400 euro al mese, passando da 6.000 euro all’anno a 4.800 euro all’anno. Nel 2025 restando così la situazione, gli interessati in queste condizioni continuerebbero a prendere gli stessi soldi del 2024. A meno che non cambino le condizioni del nucleo familiare. Se per esempio spariscono i 1.200 euro di altri redditi, il sussidio passerebbe da 400 euro al mese a 500 euro al mese. Ma cambierebbe anche se per esempio nel corso del 2025 anche l’altro componente che nel 2024 era al di sotto dei 60 anni di età, diventa over 60 anch’esso. Per due componenti over 60 si aggiunge lo 0.40 di coefficiente in più come scala di equivalenza. E chi prende nel 2024 500 euro al mese per un solo componente dentro il sussidio, ecco che si passa a 700 euro. Perché la scala di equivalenza da 1 passa a 1.40 e quindi si moltiplica 500 euro per questa scala. Come si aggiunge 0.5 nel momento in cui un componente viene riconosciuto invalido, 0.30 per un componente preso in carico dai servizi sociali o sanitari e così via dicendo.