L’Assegno di Inclusione ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza dal primo gennaio 2024. Infatti il Reddito di Cittadinanza tanto caro al Movimento 5 Stelle è stato cessato definitivamente il 31 dicembre 2023. C’è una cosa che accomuna la vecchia e la nuova misura. Parliamo degli importi. Infatti come sanno bene quelli che le hanno percepite entrambe in questi anni, escludendo i tagli per soggetti che erano dentro il Reddito di Cittadinanza e sono stati esclusi dall’Assegno di Inclusione come gli attivabili al lavoro dai 18 ai 59 anni di età, per gli importi nulla è cambiato. Massimo 500 euro prendeva il singolo con il Reddito di Cittadinanza se non aveva casa in affitto con contratto registrato e se era privo di altri redditi, e al massimo 500 euro ha preso il singolo con l’Assegno di Inclusione. Ma adesso si cambia.
Per il nuovo Assegno di Inclusione del 2025, anche per chi lo ha percepito nel 2024, nuove cifre, aumenti e nuovi requisiti vengono adesso previsti.
Assegno di Inclusione 2025 nuovi importi, si sale ma da quando? Ecco la verità
L’Assegno di Inclusione è quel sussidio destinato a famiglie al cui interno vi è la presenza di almeno un soggetto considerato vulnerabile. Nel dettaglio ci deve essere almeno un soggetto sopra i 60 anni di età, sotto i 18 anni, invalido al 67% almeno, con carichi di cura perché deve assistere invalidi in famiglia o figli piccoli o soggetti che per patologie o altre problematiche sono stati presi in carico dai servizi sociali e sanitari. Per il nuovo Assegno di Inclusione 2025 va detto che un aggiornamento dei requisiti appena confermato in manovra, dovrebbe aumentare la platea dei beneficiari. E soprattutto, dovrebbero aumentare gli importi. Un cambio di cifre e di requisiti quindi che sono molto importanti e vanno meglio capiti.
Per l’Assegno di Inclusione 2025 parte subito una modifica delle soglie ISEE e del reddito familiare. Oggi per prendere l’Assegno di Inclusione il nucleo familiare interessato deve avere un ISEE fino a 9.360. Con il nuovo Assegno di Inclusione 2025, la soglia ISEE da non superare sale a 10.140 euro. Cambia pure il reddito familiare che fino ad oggi era pari a 6.000 euro, da adeguare alla scala di equivalenza in base ai componenti della famiglia che sono fragili all’interno del nucleo familiare e che pertanto prendono il sussidio. Il nuovo parametro sarà di 6.500 euro. E per i nuclei familiari al cui interno ci sono solo soggetti over 67, oppure over 67 e invalidi, vedono salire il reddito familiare massimo da 7.560 a 8.190 euro.
Con la mensilità di gennaio già i cambiamenti?
Cambieranno anche le cifre di Assegno di Inclusione, e questo dipende sempre dal cambio dei requisiti sopracitati. Perché l’ISEE da 9.360 euro di oggi non è altro che il livello che segna la soglia della povertà. Sono esattamente 780 euro al mese per 12 mesi. E 780 euro al mese non è altro che l’importo massimo di Assegno di Inclusione (e lo era pure per il Reddito di Cittadinanza), che un singolo può prendere sommando le due componenti di cui questi sussidi sono composti. Si ricorda che questi sussidi sono composti da una quota di integrazione al reddito familiare e da una quota relativa alla componente dell’affitto imputato, cioè una sorta di rimborso del canone di affitto per chi vive in locazione con contratto registrato.
Il nuovo Assegno di Inclusione 2025 ma occhio all’ISEE
In effetti, il reddito familiare non è altro che 500 euro al mese, cioè la componente reddituale, moltiplicata per 12 mesi.
In pratica un singolo oggi per prendere l’ADI non doveva superare 6.000 euro di reddito familiare mentre dal 2025 non dovrà superare 6.500. Significa che mentre fino ad oggi il sussidio massimo mensile per integrare il reddito arrivava a 500 euro, con il nuovo Assegno di Inclusione 2025 arriverà a 541,67 euro. Importo pieno spettante come sempre a chi non ha altri redditi. Per i nuclei familiari che una volta rientravano nella pensione di cittadinanza perché composti solo da soggetti over 67, si passa invece da 630 euro al mese di integrazione al reddito a 682,50 euro.
Cambia pure la componente dell’affitto imputato. Quella specie di rimborso del canone di affitto per le famiglie che vivono in locazione fino ad oggi è stata pari a 250 euro al mese. Per i nuclei familiari over 67 invece 150 euro al mese di ristoro.
Con il nuovo Assegno di Inclusione 2025 queste componenti passano a 303,33 euro per i primi e 162,50 euro al mese per i secondi.
ISEE per l’Assegno di Inclusione 2025
Per avere l’Assegno di Inclusione anche nel 2025 occorre rinnovare l’ISEE del proprio nucleo familiare. Sarà quindi in base al nuovo ISEE che verranno eventualmente applicate le correzioni prima citate. Va detto però che il mese di gennaio per l’Assegno di Inclusione è salvaguardato dal fatto che anche senza rinnovo dell’ISEE in tempo utile per le nuove ricariche del 26 o 27 gennaio, è probabile che verranno erogate ricariche come quelle di dicembre 2024. Tra tempistiche diverse da istituto a istituto nell’ottenere i saldi e le giacenze medie dei conti correnti e delle altre dotazioni in banca o alle Poste e tra affollamenti ai CAF e dai professionisti, non è detto che l’operazione possa completarsi prima di questa ricarica di gennaio. Pertanto, escludendo chi magari riesce a fare tutto immediatamente ed ha già un ISEE in corso di validità per il 2025, le novità impattano sulle ricariche solo a febbraio. Sarà da quel mese, secondo una nostra ipotesi che però andrà confermata adesso che vedremo i primi accrediti di gennaio, che inizieranno a percepire di più i beneficiari del nuovo Assegno di Inclusione 2025.