La grande notizia degli ultimi giorni è che l’assegno di inclusione nel 2025 sarà tagliato per tutti di una mensilità. La notizie in parte è vera, anche se il taglio di un mese di sussidio non è veramente per tutti.
L’assegno di inclusione è figlio del reddito di cittadinanza e ne ricalca, in parte le regole. Questo anche se la platea dei beneficiari è stata notevolmente ridotta e molti di coloro che percepivano il reddito di cittadinanza oggi si trovano tagliati fuori dall’assegno di inclusione.
Anche se non tutti se ne rendono conto, le famiglie che versano in serie difficoltà economiche in Italia sono moltissime. Il reddito di cittadinanza, in qualche modo, aveva arginato la povertà assoluta dando modo a molte famiglie di poter far fronte alle spese di prima necessità.
L’assegno di inclusione, invece, anche se affiancato dal Supporto per la formazione e il lavoro, è riconosciuto solo a quei nuclei familiari al cui interno ci sono soggetti minorenni, invalidi o presi in carico dai servizi sociali.
Assegno di inclusione tagliato di 1 mese
Come abbiamo detto l’assegno di inclusione ricalca il reddito di cittadinanza e proprio come la vecchia misura prevede che dopo 18 mesi di fruizione si possa presentare nuova domanda del sussidio (il nuovo ciclo per i Rdc era di 18 mesi, per l’Adi di 12).
Per presentare nuova domanda, però, si deve smettere di prendere l’assegno di inclusione e nel mese di sospensione si presenta nuova richiesta per averlo. Di fatto, quindi, chi ha iniziato a fruire del sostegno economico a gennaio di quest’anno, a giugno 2025 raggiungerà i 18 mesi di fruizione. E dovrà procedere con il mese di sospensione (luglio) in cui si presenta nuova domanda per prendere nuovamente l’assegno di inclusione il mese dopo (agosto).
Di fatto chi ricade in questo meccanismo nel 2025 prenderà soltanto 11 mesi di assegno di inclusione.
Chi prende 12 mesi di assegno di inclusione nel 2025?
Il meccanismo di sospensione di 1 mese riguarda tutti coloro che nel corso del 2025 raggiungeranno i 18 mesi di fruizione. In pratica subiranno il taglio di un mese di sussidio tutti quelli che hanno presentato domanda di assegno di inclusione tra dicembre 2023 e maggio 2024, ovvero coloro che hanno iniziato a percepire l’Adi tra gennaio e giugno 2024.
Coloro che hanno presentato domanda di sussidio a giugno, infatti, hanno iniziato a percepire l’assegno di inclusione solo a luglio 2024 e pertanto nel corso del 2025 non raggiungeranno i 18 mesi di percezione del sussidio e proprio per questo motivo non saranno interessati, il prossimo anno dal mese di sospensione per presentare una nuova domanda.
Chi ha presentato domanda di assegno di inclusione tra giugno 2024 e novembre 2024 (ma anche chi la presenta successivamente, ovviamente) nel corso del 2025 prenderà 12 mesi di assegno di inclusione (ma incorrerà nel mese di sospensione nel 2026).
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