Come per il Reddito di Cittadinanza anche l’Assegno di Inclusione è un sussidio che si prende su una speciale card simile alle comuni carte di credito o debito. Dalla vecchia alla nuova misura è cambiato il nome, il colore della carta (da giallo a blu), ma non è cambiato il meccanismo. L’INPS ogni mese provvede ad inviare la ricarica ai beneficiari, in base agli importi spettanti a ciascuno di essi. I soldi sulla card però non si possono prelevare liberamente allo sportello ATM di Poste italiane. O almeno, non si possono prelevare tutti in contanti. Tra le due misure però qualcosa cambia. Anche perché cambiando le scale di equivalenza da cui l’INPS estrapola gli importi da inviare ai beneficiari, cambia anche la cifra che si può prelevare in contanti.
Assegno di Inclusione 2024, come usare le ricariche?
I soldi che una famiglia riceve dall’INPS sulla card dell’Assegno di Inclusione servono per fare la spesa, per comprare beni di prima necessità, per i farmaci o per le bollette delle utenze domestiche. Per chi ha un mutuo attivo per l’acquisto della prima casa o per chi ha da pagare il canone d’affitto mensile, la card può servire anche per i bonifici. Solo una parte del sussidio può essere presa in contanti. Per esempio, il singolo a cui è stato concesso un Assegno di Inclusione da 500 euro al mese, potrà prelevare allo sportello 100 euro in contanti. Il resto va speso per le cose prima citate.
Assegno di inclusione e prelievi in contanti
In linea di massima con la card dell’Assegno di Inclusione si possono comprare anche un cellulare, i libri, i giocattoli, i vestiti, mobili ed elettrodomestici, perché considerati beni necessari. Naturalmente i prodotti alimentari, le medicine e così via dicendo entrano necessariamente nel novero degli acquisti ammessi in quanto beni di primaria necessità. Per ciò che riguarda i prelievi di denaro contante, il limite parte da 100 euro per un singolo individuo, moltiplicato per la relativa scala di equivalenza. Due coniugi over 560, che prendono l’Assegno di Inclusione, ricevono, se hanno ISEE zero, 700 euro al mese. Infatti l’importo minimo del sussidio è pari a 500 euro moltiplicato 1,40, dove 1 è il parametro base da cui si parte per un singolo, e 0,40 è la componente aggiuntiva per due soggetti. L’importo del sussidio si ottiene moltiplicando 500 euro per 1,40 ed anche l’importo prelevabile segue la stessa linea. Quindi 100 euro moltiplicato per 1,40. Importo massimo mensile prelevabile 140 euro.