Assegno di inclusione si riparte da capo, come prendere 650, 700 o 750 euro al mese Assegno di inclusione si riparte da capo, come prendere 650, 700 o 750 euro al mese

Assegno di inclusione si riparte da capo, come prendere 650, 700 o 750 euro al mese

L’Assegno di Inclusione come il Reddito di Cittadinanza ha due diverse componenti. Una è quella ad integrazione del reddito e l’altra che riguarda la componente dell’affitto o del mutuo. Solo la prima è suscettibile di variazione.

Perché si parte dalla base da 500 euro al mese per un singolo, e si sale in base ai componenti del nucleo familiare. Ed è su questo che apriamo il nostro focus odierno. Perché da 500 si può passare a prendere 650, 700 o 750 euro al mese.

Assegno di Inclusione, reddito zero e 500 euro di sussidio, ma solo se single, altrimenti le cifre salgono

La parte di Assegno di Inclusione ad integrazione del reddito è variabile. Prima di tutto perché integra il reddito del richiedente fino ad arrivare alla soglia massima di 500 euro per chi ha reddito zero.

Chi per esempio prende 333,33 euro di trattamento per invalidi, può arrivare a prendere di Assegno di inclusione solo la parte che manca ai 500 euro, ovvero 166,67 euro. Ma poi ciò che incide è la cosiddetta scala di equivalenza. Basata sui componenti il nucleo familiare, sia numericamente per per singole condizioni.

Assegno di inclusione si riparte da capo, come prendere 650, 700 o 750 euro al mese

Sull’Assegno di Inclusione, se guardiamo all’importo bisogna capire come è calcolato sulla base della scala di equivalenza. In effetti in base a quanto stabilito dall’articolo numero 2 comma 4, del DL numero 48 del 2023, l’Assegno di Inclusione parte da una scala pari ad 1 e può salire fino a 2,3, arrivando a 1.150 euro al mese.
Ma come funzionano queste scale? Ecco ciò che si legge nel decreto prima citato e quali sono i moltiplicatori da usare:

  • base 1 per il singolo;
  • 0,50 per ogni altro componente invalido a prescindere dalla sua età;
  • 0,40 per ogni altro componente over 60 anni;
  • 0,40 per ogni componente maggiorenne con carichi di cura (la madre che deve assistere un figlio piccolo o un componente disabile);
  • 0,30 per ogni componente maggiorenne preso in carico dai servizi sociali;
  • 0,15 per ogni minorenne fino a ai primi due;
  • 0,10 per ogni minorenne successivo ai primi due.

Le variazioni del nucleo familiare incidono sugli importi, mai restare fermi a quanto fatto inizialmente

Allora, per l’Assegno di Inclusione, come prendere 650, 700 o 750 euro al mese? La domanda in base a quanto riportato sopra è di facile risposta. Mettiamo il caso di una famiglia composta da marito e moglie di cui il primo beneficiario già dell’Assegno di Inclusione in quanto over 60 da subito.

Nel momento in cui anche la moglie compie 60 anni, ecco che quest’ultima prima esclusa adesso rientra nell’Assegno di Inclusione. Quindi i 500 euro che venivano percepiti prima (base uno), vanno moltiplicati per 1,4.

L’Assegno di Inclusione passerebbe quindi a 700 euro al mese. Se invece il soggetto precedentemente escluso adesso vi rientra perché riconosciuto invalido in misura superiore al 67%, ecco che 500 euro vanno moltiplicati per 1,5, portando il trattamento mensile a 750 euro. Oppure 500 euro vanno moltiplicati per 1.3 nel caso in cui un componente della famiglia venga preso in carico dai servizi sociali.

Perché riconosciuto come affetto da dipendenze da droga, alcol, gioco, vittima di violenza, o invalido ma con una percentuale inferiore al 67% ma superiore al 46%.