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Assegno sociale Inps 2025, ecco chi rischia la sospensione immediata

Assegno sociale a rischio sospensione? Ecco i 5 casi in cui l’INPS può bloccarlo subito e come evitare la revoca immediata. Controlla i requisiti aggiornati per il 2025.

L’INPS è pronta a bloccare l’assegno sociale a migliaia di beneficiari. Ma chi rischia davvero la sospensione immediata?

Negli ultimi mesi, l’ente ha intensificato i controlli per verificare i requisiti di chi percepisce questa misura di sostegno. Il rischio di sospensione non è più solo teorico: molti titolari stanno ricevendo comunicazioni di stop o richiesta di documentazione urgente.

Vediamo quali sono le condizioni che possono far scattare lo stop immediato, cosa controlla l’INPS e come evitare di perdere questo importante aiuto economico.

Cos’è l’assegno sociale e a chi spetta

L’assegno sociale è una prestazione erogata dall’INPS a cittadini in condizioni economiche disagiate.

Viene concesso, su domanda, a chi ha compiuto almeno 67 anni di età, ha residenza stabile in Italia e possiede un reddito inferiore a una soglia annuale stabilita dalla legge.

Per il 2025, l’importo mensile è pari a 538 euro per 13 mensilità. Ma non tutti sanno che non è una misura “acquisita per sempre”: ogni anno bisogna riconfermare i requisiti, e ogni cambiamento può far scattare la revoca o la sospensione.

Chi rischia la sospensione dell’assegno sociale

L’INPS può sospendere immediatamente l’erogazione dell’assegno sociale in diversi casi, anche senza preavviso. Ecco i principali motivi:

  • mancato invio del modulo di accertamento esistenza in vita: chi risiede all’estero o ha lunghi periodi di assenza può essere soggetto a verifiche sulla propria presenza fisica. Se non si risponde alla richiesta INPS entro i termini, l’assegno viene sospeso;
  • trasferimento di residenza all’estero: l’assegno sociale spetta solo a chi ha residenza stabile in Italia. Anche un trasferimento temporaneo può far decadere il diritto se supera i 30 giorni consecutivi.
  • variazioni reddituali: un aumento del reddito personale o del coniuge (es. pensioni, rendite, immobili, aiuti economici da figli o parenti) può portare al superamento della soglia di legge. Anche una piccola entrata extra può essere sufficiente per la sospensione.
  • cambiamenti nella composizione del nucleo familiare: un matrimonio mette a rischio il diritto all’assegno sociale;
  • mancata presentazione del modello RED: ogni anno, i pensionati devono inviare il modello RED all’INPS per attestare la loro situazione reddituale. Chi non lo fa rischia la sospensione automatica dell’assegno.

Come evitare la sospensione dell’assegno sociale

Per non perdere il diritto all’assegno sociale:

  • invia puntualmente il modello RED ogni anno;
  • comunica ogni variazione anagrafica, reddituale o residenziale;
  • in caso di dubbi, rivolgiti a un CAF o Patronato;
  • controlla periodicamente il tuo Fascicolo Previdenziale INPS sul sito ufficiale.

Cosa fare se l’assegno è stato sospeso?

Se ricevi una comunicazione di sospensione, non farti prendere dal panico. Spesso basta inviare la documentazione mancante o correggere eventuali errori per far ripartire l’erogazione.

In caso di revoca definitiva, puoi presentare ricorso amministrativo o giudiziario se ritieni che il provvedimento sia ingiustificato.