Assicurazione RCA, risparmi 250 euro se elimini una clausola inutile Assicurazione RCA, risparmi 250 euro se elimini una clausola inutile

Assicurazione RCA, risparmi 250 euro se elimini una clausola inutile

Ormai è notoriamente una delle voci di spese maggiori per le famiglie italiane. Parliamo della polizza auto, quella che ogni automobilista deve avere obbligatoriamente sul suo veicolo per poter liberamente circolare. I fattori che incidono sul premio da versare alla compagnia di assicurazione per ottenere la polizza RCA sono diversi.

La potenza dell’auto, la classe di merito della polizza, le tariffe variabili da compagnia a compagnia ed eventualmente le cosiddette clausole. Una cosa però che sicuramente incide quando si parla di premio della polizza RCA è la tipologia di conducenti dei veicoli assicurati.

Perché in base al tipo di conducente cambiano drasticamente i premi. Molti però sottovalutano questo aspetto e si trovano a pagare premi RC auto molto superiori a quelli che invece dovrebbero. Anche perché nella polizza utilizzano una clausola inutile che gli fa pagare più soldi senza che ci possa essere una vera copertura aggiuntiva.

Chiedendo al proprio assicuratore di eliminare questa voce dal proprio contratto di assicurazione si possono risparmiare circa 230 euro. E non è poca cosa.

Assicurazione RCA, risparmi 250 euro se elimini una clausola inutile

La polizza RC auto è l’assicurazione obbligatoria per poter circolare con un veicolo in Italia. Parliamo dell’assicurazione che copre i danni da circolazione causati dal veicolo assicurato ai terzi, sia trasportati che non, tanto per danni alle persone che per danni alle cose. Una polizza importante, obbligatoria per legge ma che diventa fondamentale anche per chi la stipula perché causare un danno con il proprio veicolo non è cosa rara.
I premi delle assicurazioni sono un vero salasso soprattutto in zone dove le tariffe sono maggiori. Perché un altro fattore che incide sul calcolo del premio RCA è anche la zona di residenza. A volte però è ciò che viene inserito nel contratto a determinare un autentico sovrapprezzo da pagare. E non parliamo di coperture aggiuntive come il furto, l’incendio, i cristalli e così via dicendo. Queste sono coperture aggiuntive che ogni automobilista in base alle sue esigenze decide di inserire in una polizza o meno. Parliamo invece di quelle clausole sulla tipologia di conducenti alla guida, che possono portare a nette variazioni di premi da pagare.

Cosa cambia sull’assicurazione tra guida libera, guida esperta e guida esclusiva

La guida esperta, la guida esclusiva e la guida libera. Si tratta di tre comuni clausole che si possono inserire in una polizza RCA con variazioni significative di premio in base a quella utilizzata. La guida esclusiva è quella che viene inserita quando il contraente indica che non c’è nessun altro guidatore di quel determinato veicolo.
Si tratta di una clausola che utilizzano i singoli, quelli cioè che non hanno familiari e parenti nel nucleo familiare e non sono soliti prestare l’auto ad amici o altri parenti. Una clausola che porta a risparmiare rispetto alla guida libera, che è la clausola inserita nei contratti assicurativi e che consente la copertura totale sul veicolo, anche se l’auto viene guidata da altri soggetti diversi dal contraente, anche se neopatentati.

Ed è la clausola che fa lievitare di più il prezzo. E non si può fare nulla se per esempio un padre di famiglia vuole essere davvero coperto e sa che il veicolo lo guida per esempio il figlio neo patentato.

Le clausole che fanno risparmiare ma che a volte sono pericolose


La clausola più economica, che è anche quella più inserita, a volte sbagliando, è la guida esperta. In questo caso l’auto la possono guidare solo soggetti con almeno 26 anni compiuti (età che però può variare da compagnia a compagnia). Una clausola che possono inserire coloro i quali sanno che non ci sono giovani a guidare, perché i figli sono più grandi o sono ancora minorenni o perché non ci sono giovani a cui prestare il veicolo anche solo per pochi istanti.

Sbagliare clausola può essere pericoloso. Perché in caso di sinistri gravi, se è inserita la clausola guida esperta ed al volante il giorno del sinistro c’era un under 26, si può incorrere nella rivalsa da parte dell’assicurazione. La rivalsa non è altro che la facoltà di una compagnia di assicurazione di rivalersi contro il suo cliente per danni pagati ad un danneggiato ma con polizza che effettivamente non copriva un determinato evento.

Ecco cosa evitare sulla polizza RC auto

Ma un errore al contrario è quello che commettono quanti, ignaramente, hanno nella polizza la guida libera ma su un veicolo che non può essere guidato da un neopatentato. Credendo di fare una cosa buona si finisce solo con il pagare un premio più alto.

I neopatentati infatti possono guidare solo veicoli fino a 55 kW di potenza massima a tonnellata. Per veicoli con peso inferiore a 3,5 tonnellate invece il limite è di 70 kW per tonnellata. In generale i neopatentati non possono guidare auto sopra i 95 cavalli.

Ecco i calcoli e le stime sui risparmi sulle polizze RCA

Con la guida libera possono guidare tutti coloro che hanno una patente valida ed in media il premio per una polizza di questo genere è, secondo gli studi di alcuni siti di comparazione, di circa 580 euro.
Con la guida esclusiva come spiegato prima, il premio è più basso. Ed ammonta, sempre in media a circa 413 euro. Invece la formula guida esperta fa scendere la media dei premi a 349 euro.

Evidente che chiedendo al proprio assicuratore di eliminare la guida libera non potendo guidare il proprio figlio quel genere di veicolo, il risparmio sarebbe di oltre 230 euro almeno. Soldi ben risparmiati perché la clausola sarebbe inutile visto che è il Codice della Strada a dire che quel veicolo non può guidarlo il neopatentato.