Per detonare l'aumento delle bollette di luce e gas si può tornare alle tariffe di prima rientrando nel mercato tutelato? Ecco chi può farlo anche oggi. Per detonare l'aumento delle bollette di luce e gas si può tornare alle tariffe di prima rientrando nel mercato tutelato? Ecco chi può farlo anche oggi.

Aumentano le bollette di luce e gas, ma ecco come tornare alle tariffe di prima

Per detonare l’aumento delle bollette di luce e gas si può tornare alle tariffe di prima rientrando nel mercato tutelato? Ecco chi può farlo anche oggi.

Il passaggio al mercato libero è stato un duro colpo per milioni di famiglie e di titolari di utenze luce e gas.

Contrariamente a quanto si diceva, la maggior parte dei cittadini sta pagando bollette più care di quelle del passato. Certo, non si può addossare tutta la colpa alle compagnie del mercato libero. Ci sono le guerre, le crisi energetiche, le difficoltà di approvvigionamento e così via dicendo.

Ma non si possono utilizzare queste motivazioni come l’alibi per tante compagnie. Ci sono quelle più virtuose e quelle meno virtuose. Sicuramente non fanno nulla di illecito perché sono compagnie che puntano al guadagno come qualsiasi altra azienda privata. Ma il fatto che le famiglie pagano più care le bollette ha fatto tornare la nostalgia del mercato tutelato per le bollette di luce e gas. Il mercato sotto la maggior tutela è chiuso, ma c’è chi ha la facoltà di tornare indietro. Ecco come.

Aumentano le bollette di luce e gas, ma ecco come tornare alle tariffe di prima

Il mercato libero della luce e del gas è ormai l’unico mercato a cui la stragrande maggioranza dei contribuenti deve rivolgersi. Avere un fornitore di luce e gas operante nel mercato libero è diventato obbligatorio data la chiusura del mercato tutelato. E sulla carta questo doveva essere un vantaggio.

Perché nel mercato libero la concorrenza dovrebbe portare come illustri economisti e tecnici sostengono, ad un abbassamento dei prezzi. Ma la realtà non è stata questa, o almeno non lo è stata per molti.
La promessa che il mercato libero, per via delle oscillazioni dei prezzi, sarebbe stato più conveniente del mercato tutelato, è stata disattesa per tanti utenti perché ha prodotto un incremento della spesa per le utenze di luce e gas.


Percorrere la via opposta, dal mercato libero al mercato tutelato, ecco come scegliere

Se c’è chi vorrebbe poter tornare al mercato tutelato vuol dire che il tanto pubblicizzato mercato libero con le promesse di pagare meno e di risparmiare, probabilmente ha funzionato poco o male. Spesso il mercato libero è risultato svantaggioso rispetto al mercato tutelato. Il mercato libero non è altro che quel mercato dove le tariffe, le condizioni e i prezzi sono determinati dai fornitori di questi servizi. E si basano sul mercato e sui prezzi delle materie prime ma con una discreta libertà di scelta da parte dei fornitori stessi.

Per i cittadini significa una variegata possibilità di scelta sulla tipologia di contratti, sulle fasce orarie e sulle varie esigenze personali che possono determinare questa scelta. Il mercato tutelato invece è quel mercato dove le tariffe sono decise e modificate periodicamente dall’ARERA, ovvero dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Un ente che fa capo allo Stato e che tutela, in base a regole prestabiliti, la fluttuazione delle tariffe da applicare ai cittadini.

Perché c’è chi si trova male nel mercato libero per le bollette luce e gas?

Nel tempo si è notato una cosa. Le compagnie del mercato libero hanno prodotto tariffe spesso vantaggiose in fase di sottoscrizione del primo contratto con un loro cliente. Una sorta di “bonus di benvenuto” ma a termine. In pratica le compagnie per attirare il cliente offrono tariffe scontate e basse ma in genere per 12 mesi.

Salvo poi applicare, come previsto regolarmente dal contratto, le tariffe che decidono loro alla scadenza dell’offerta. In termini pratici, dopo una prima fase di netto risparmio, ecco che ai clienti arrivano spesso autentici salassi. E questo è uno dei motivi che spingono molti a pensare al passato, a desiderare di tornare alle tariffe di prima ed al mercato sotto la maggior tutela.

Ma si può ancora fare? La risposta è affermativa. Ma solo in determinate circostanze. Per esempio a invalidi e over 75, bollette della luce meno care, ecco perché è possibile tornare alle tariffe di prima.

Ecco chi può tornare al mercato tutelato

Alcune categorie possono tornare al mercato tutelato. Per esempio, le famiglie al cui interno ci sono soggetti fragili o come si dice, vulnerabili. Over 75 per esempio. Si tratta di anziani a cui la legge ha deciso anche di posticipare a più riprese il passaggio obbligatorio del mercato libero proprio in considerazione della loro età avanzata.

Che mal si sposa evidentemente con la necessità di verificare la convenienza tra un’offerta e l’altra, tra una tariffa e l’altra e così via dicendo. Barcamenandosi sul Web tra codici, fasce orarie e costi variabili. Questi soggetti possono tornare al mercato tutelato come gli invalidi o chi per esempio ha redditi bassi a tal punto da rientrare nei bonus sulle bollette destinati a soggetti con disagio economico.

Ecco i chiarimenti sul ritorno al mercato tutelato per le bollette luce e gas

I soggetti con invalidità certificata dalle commissioni mediche e che godono dei vantaggi ai sensi dell’articolo numero 3 della legge 104 del 1992 possono tornare quindi al mercato tutelato. Come gli invalidi che per le loro condizioni necessitano di apparecchiature particolari e spesso salvavita in casa.

Fragili dicevamo, come sono considerati anche i soggetti che hanno una utenza della luce o del gas, se ad uso abitativo, in zone che sono state oggetto di calamità naturali. Per gli over 75 il ritorno al mercato tutelato è ammesso solo se l’intestatario dell’utenza è l’over 75.

Anche per i disabili il ritorno al passato è possibile con fornitura intestata al disabile stesso. Invece a prescindere dall’intestatario dell’utenza, le famiglie con ISEE fino a 9.530 euro o fino a 20.000 euro con almeno 4 figli a carico, possono, oltre a percepire il bonus sociale per disagio economico anche tornare indietro al mercato libero.