Il contratto collettivo per le badanti, quindi quello del lavoro domestico, non è stato rinnovato, ma ciò non vuol dire che le retribuzioni non sono state aggiornate per il 2022. Invece, per via dei rinnovi dei contratti nelle Pubbliche Amministrazioni, per infermieri, Oss e personale sanitario proprio dal nuovo contratto collettivo, ecco sopraggiungere gli aumenti salariali.
Il nodo cruciale per queste professioni sanitarie è che il contratto da rinnovare riguarda il triennio 2019-2021. Ma le cifre di aumento sono cospicue nonostante parliamo di un contratto da rinnovare per un periodo già scaduto e probabilmente interessato da quei piccoli scatti di vacanza contrattuale classici in periodo di vuoto contrattuale.
Il nuovo stipendio delle badanti, le cifre
Partiamo dalle badanti e dai collaboratori domestici in genere che sono stati oggetto di un ritocco dei minimi stipendiali in questi ultimi giorni dopo il classico incontro in sede ministeriale tra associazioni di categoria dei datori di lavoro e sindacati in rappresentanza dei lavoratori. Alla luce delle novità prodotte da questo vertice, i nuovi minimi stipendiali sono:
- Livello A: 664,09 euro al mese per lavoratori conviventi e 4,83 euro per ora di lavoro per i lavoratori non conviventi;
- Livello AS: 784,85 euro al mese per lavoratori conviventi e 5,69 euro per ora di lavoro per i lavoratori non conviventi;
- Livello B: 845,22 euro al mese per lavoratori conviventi e 6,03 euro per ora di lavoro per i lavoratori non conviventi;
- Livello BS: 905,59 euro al mese per lavoratori conviventi, 6,40 euro per ora di lavoro per i lavoratori non conviventi e per assistenza notturna 1.041,42 al mese;
- Livello C: 965,98 euro al mese per lavoratori conviventi e 6,53 euro per ora di lavoro per i lavoratori non conviventi;
- Livello CS: 1.026,34 euro al mese per lavoratori conviventi, 7,13 euro per ora di lavoro per i lavoratori non conviventi e per conviventi con assistenza notturna 1.160,28 euro al mese;
- Livello D: 1.385,70 euro al mese per lavoratori conviventi e 8,22 euro per ora di lavoro per i lavoratori non conviventi;
- Livello DS: 1.445,97 euro al mese per lavoratori conviventi, 8,57 euro per ora di lavoro per i lavoratori non conviventi per conviventi e per assistenza notturna 1.468.03 euro al mese;
- Presenza notturna 697,30 euro al mese, vitto e alloggio 188,20 euro al mese.
Professioni infermieristiche e similari
È di circa 174 euro l’aumento medio del salario per infermieri e operatori socio sanitari. Anche se non siamo ancora alla fumata bianca, questo è l’aumento mensile che sembra avere discrete possibilità di essere approvato dopo la lunga trattativa tra l’Aran, l’agenzia negoziale che il Ministero ha incaricato per queste trattative, ed i sindacati. Le richieste dei sindacati sono queste, con cifre che sembrano insostenibili rispetto alle dotazioni messe a bilancio dal governo che constano di 335 milioni di euro.
A queste cifre infatti pare che l’aumento medio mensile per gli infermieri si assesta intorno ai 67 euro al mese. Ciò che contestano i sindacati è che le stime che hanno portato il governo a stanziare fondi, per così dire, esigui, partono dai dati sulla platea degli addetti al comparto, piuttosto datata. Infatti si parla di numeri relativi al periodo prima dell’avvento della pandemia.