Aumento pensione: dal 1° ottobre 614,77 al mese ai pensionati al minimo

L’aumento pensioni è anticipato a ottobre 2024 per un serie di pensionati. Grazie a un combinazione di misure fiscali e alla rivalutazione annuale anticipata ad ottobre, non saranno pochi i pensionati che i primi di ottobre, quando prenderanno la pensione, sorrideranno.

La novità riguarda in modo particolare chi riceve una pensione integrata al minimo. Vediamo tutto nel particolare e cerchiamo di capire cosa accade a ottobre.

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Aumento pensioni anticipato a ottobre

A ottobre saranno circa 16 milioni i pensionati che vedranno un aumento sulla propria pensione. Per chi percepisce l’assegno minimo l’aumento riconosciuto è di 16 euro che porterà la pensione mensile da 598,77 euro a 614,77 euro.

Da cosa dipende questo aumento? Dal 1° gennaio 2024 le pensioni hanno registrato un incremento del 5,4% che ha portato la pensione al minimo a salire a 698,77 euro.

L’importo appena citato, sempre per il 2024, deve subire un’altra rivalutazione straordinaria prevista dalla Legge di Bilancio 2023 che riconosce un ulteriore incremento del 2,7%, ovvero i 16 euro annunciati che portano la pensione minima a 614,77 euro. E l’aumento spetta a prescindere dall’età del pensionato (lo scorso anno, invece, la rivalutazione anticipata a ottobre è stata indirizzata solo per i pensionati con età pari o superiore a 75 anni.

Dal mese di ottobre, di concreto, la pensione minima arriva a 614,77 euro.

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Aumento pensioni 2024

La maggiorazione che subiranno le pensioni a ottobre 2024 si somma a quella del 100% che era già stato effettuato a inizio anno per adeguare le pensioni all’indice dei prezzi al consumo che è stato stimato al 5,4%. La rivalutazione al 100%, in ogni caso, è stata riconosciuta solo ai pensionati con assegni di importo fino a  4 volte quello minimo e la pensione al minimo, che nel 2023 aveva un importo di 567,94 euro, è passata a 598,77 euro.

La rivalutazione anticipata (Che in teoria doveva avvenire a gennaio insieme alla rivalutazione annuale) serve a portare le pensioni alla reale inflazione, visto che il 5,4% applicato a gennaio era solo una percentuale previsionale a cui andava aggiunto un ulteriore 2,7%.

Come abbiamo detto ad ottobre la rivalutazione anticipata riguarda solo i pensionati al minimo, tutti gli altri se la vedranno riconoscere solo a gennaio 2025, insieme all’aumento per la rivalutazione all’inflazione che si realizza il prossimo anno.