Aumentare l’importo della propria pensione in modo tale da prendere più soldi è possibile. Il sogno che diventa realtà. Perché se c’è una cosa di cui si lamentano molti pensionati, questa cosa è l’importo della pensione. Che spesso e volentieri effettivamente è troppo basso. Chi prende una pensione bassa come importo può legittimamente aspirare a prenderne una più alta. E ci sono gli strumenti utili a farlo. Oggi vediamo alcuni aspetti spesso controversi ma che possono davvero dare manforte a chi ha la possibilità di prendere un trattamento migliore.
Aumento pensione, ecco come fare a prendere di più presentando una nuova domanda all’INPS
Un tipico esempio di chi dopo la pensione può presentare la richiesta di nuovo calcolo all’INPS è colui che dopo la data di pensionamento ha versato altri contributi. Il lavoratore autonomo che ha chiuso l’attività con pendenze nei confronti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, se queste pendenze avevano dentro anche contributi INPS, può, dopo aver saldato le cartelle, chiedere che i sopraggiunti contributi versati siano considerati per la pensione. Lo stesso che può fare il lavoratore dipendente, se magari un datore di lavoro si “ricorda” di pagare i contributi al dipendente in ritardo, ovvero dopo che il dipendente è andato in pensione. In ogni caso, i contributi versati dopo la pensione o non conteggiati alla data della liquidazione della pensione, possono essere riconsiderati.
Supplemento di pensione, di cosa si tratta?
Sempre partendo da un lavoratore autonomo, c’è chi, dopo essere andato in pensione, ha continuato a lavorare nella sua attività. Infatti nulla vieta ad un commerciante per esempio, di prendere la pensione ma di tenere ancora aperta la sua attività. Lo stesso vale per un coltivatore diretto per esempio. Una volta pagati i contributi si può usare lo strumento del supplemento di pensione. Il Supplemento di pensione è una prestazione che viene richiesta dietro domanda da parte dei titolari di pensione diretta che continuano a lavorare versando i relativi contributi dopo essere andati in quiescenza. La prima data utile per il supplemento è quella dei 5 anni successivi alla data di decorrenza della propria pensione. E si può chiedere ogni 5 anni un nuovo supplemento se proseguono i versamenti contributivi. Ma se il lavoratore ha raggiunto l’età pensionabile, il supplemento si può chiedere dopo 2 anni dalla data del pensionamento, ma solo per una volta.