Pensioni, rivalutazione e Corte Costituzionale, cosa hanno perso i pensionati e che arretrati devono avere Pensioni, rivalutazione e Corte Costituzionale, cosa hanno perso i pensionati e che arretrati devono avere

Aumento pensioni a settembre, alla cassa dal giorno 2 e soldi in più con il rateo

Si fa un gran parlare in questi giorni del nuovo rateo di pensione di settembre. E si parla di fantomatici aumenti che finiranno nelle tasche dei pensionati che dal 2 settembre (il giorno uno è domenica e quindi non bancabile), troveranno ratei più alti. Ma di cosa si tratta davvero e perché arriveranno soldi in più? L’argomento è da approfondire, anche per evitare di lasciare ai pensionati false aspettative.
La pensione di settembre sarà più alta di quella di agosto e dei mesi precedenti per alcuni pensionati. Già il fatto che parliamo di alcuni pensionati e non di tutti la dice lunga sul fatto che parlare di aumenti veri e propri non è giusto. Anche perché non si parla di aumenti strutturali bensì di un incrocio tra pensioni e tassazione. Perché le cifre in più in arrivo derivano, come logica vuole, dai rimborsi fiscali che anche i pensionati come qualsiasi contribuente possono ricevere dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Aumento pensioni a settembre, alla cassa dal giorno 2 e soldi in più con il rateo


Il rimborso del 730 non è altro che l’importo che emerge dalla dichiarazione dei redditi per chi nell’anno d’imposta di riferimento della dichiarazione dei redditi (l’anno precedente quello della presentazione del modello 730), ha pagato più tasse di quelle dovute o ha sopportato spese detraibili importanti. Se dal calcolo dell’imposta nella dichiarazione dei redditi emerge un credito a favore del dichiarante, ecco che in busta paga per i dipendenti, con bonifico per chi è senza sostituto o sul rateo di pensione, si ottiene il rimborso. E questo è ciò che accadrà adesso ai pensionati. Ma solo per chi non li ha ricevuti ad agosto, che resta il primo mese in cui l’INPS eroga i conguagli fiscali ai pensionati. Tutto dipende dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi. Perché chi non ha ricevuto quanto spettante ad agosto probabilmente è perché non ha rispettato i primi termini di consegna del modello 730 all’Agenzia delle Entrate.

Le date dei rimborsi IRPEF, ecco di cosa si tratta


Bisogna ricordare che il rimborso IRPEF per le pensioni è previsto con il rateo di pensione di settembre. Ma ad una condizione prestabilita. E cioè che il pensionato completi la procedura di invio della dichiarazione dei redditi entro il 20 giugno scorso. Chi invece ha presentato la dichiarazione dopo, riceverà quanto spettante a settembre. E quindi con il prossimo rateo di pensione in pagamento a partire dal giorno 2. Il meccanismo dei conguagli IRPEF sulla pensione infatti è semplice. Per i contribuenti che hanno presentato il modello 730 entro il 20 giugno rimborso ad agosto. Chi invece lo ha presentato tra il 21 giugno ed il 15 luglio, riceverà le spettanze sulla pensione di settembre.

Ecco come funziona l’aumento delle pensioni da conguaglio a settembre


Le date di accredito dei conguagli Irpef cambiano infatti in base alla data di presentazione del modello 730. Per le dichiarazioni inviate entro il 20 giugno il rimborso arriverà ad agosto mentre per quelle inoltrate tra il 21 giugno e il 15 luglio, il pagamento sarà a settembre. Per l’invio ancora successivo si passerà al rimborso nei mesi di ottobre e novembre, seguendo uno schema che prevede il riconoscimento dei conguagli a credito sulla pensione, dopo due mesi dalla data di invio del modello 730.