Nell’ultimo anno ogni mese i media hanno titolato di un aumento in arrivo. Si parlava di 16 euro di aumento, di una rivalutazione al 2,7%. Anche se poi, ogni mese, i pensionati che ricevevano l’assegno l’aumento non lo trovavano.
Si tratta di bufale? Di modi per attirare lettori? La risposta alla prima domanda è sicuramente no, non si tratta di una bufala, ma alla seconda domanda si deve rispondere sì. Nel seguito di questo articolo vi spiegheremo il perchè e anche il motivo per il quale nella pensione non è mai stato trovato un aumento rispetto al mese precedente.
La premessa doverosa
A inizio 2024, a gennaio, è stata annunciata una rivalutazione straordinaria per le pensioni integrate al trattamento minimo al 2,7%. Queste rivalutazione straordinaria ha portato l’assegno minimo a salire da 598 euro circa a 614 euro (i 16 euro annunciati dagli aumenti che si sono susseguiti nel corso di tutto l’anno).
L’aumento di 16 euro portato dalla rivalutazione straordinaria ha effetto per tutto il 2024, fino a dicembre. Al termine dell’anno se non prorogato cesserà i suoi effetti e, di fatto, la rivalutazione annuale della pensione al minimo (ma la stesso problema lo hanno anche le pensioni di invalidità che dall’importo di 333,33 euro mensili sono salite, grazie alla rivalutazione straordinaria a 343 euro circa) a gennaio dovrebbe avvenire sull’importo reale della pensione minima, quindi di 598 euro circa.
L’aumento tutti i mesi, non è una bufala
Quando i media titolavano per annunciare l’aumento delle pensioni a maggio, a giugno e poi ancora a luglio, agosto, settembre e ottobre (ora ci sono in giro articoli che annunciano l’aumento delle pensioni minime a novembre!) non dicevano una bugia: anche per quel mese l’importo della pensione integrata al minimo avrebbe beneficiare della rivalutazione straordinaria del 2,7% e anche quel mese, dunque, l’importo sarebbe stato maggiorato di 16 euro.
Quello che non veniva chiarito è che i 16 euro sono stati riconosciuti a gennaio ai pensionati al minimo e che quindi, mese dopo mese non c’era un aumento, ma solo una riconferma dell’importo preso il mese precedente (con i 16 euro in più rispetto ai 598 euro).
Un vero aumento delle pensioni potrebbe esserci a dicembre se il governo decidesse di anticipare la rivalutazione a conguaglio del 2024: in questo caso ai pensionati (ma non solo a quelli al minimo) sarebbe riconosciuta la differenza tra la rivalutazione applicata sull’indice provvisorio (5,4%) e quella realmente spettante all’indice di inflazione confermato (5,7%).
L’aumento di dicembre porterebbe sulle pensioni una differenza dello 0,3%, ma questo importo, anche se basso, va moltiplicato per tutti i mesi dell’anno comportando, ad esempio, per le pensioni minime un importo di 26 euro circa in più (e questo sarebbe in più rispetto al mese precedente).
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