La perequazione è un meccanismo particolare che consente a stipendi e pensioni di adeguarsi al tasso di inflazione ed all’aumento del costo della vita. Parlare di inflazione e caro vita oggi è argomento di attualità da un momento che viviamo in un’epoca dove gli aumenti del costo della vita sono esponenziali. Una crisi di questo genere non si ricorda a memoria d’uomo, se non forse nell’immediato dopo guerra. Ecco perché diverse sono state le misure introdotte dal governo per venire incontro ai cittadini che hanno subito questi rincari. Tra questi provvedimenti anche quello di un aumento delle pensioni a partire dal mese di ottobre. Un incremento anticipato rispetto al solito, dal momento che in genere gli incrementi scattano a gennaio.
Gli aumenti di ottobre sulle pensioni
Una indicizzazione anticipata è quella che è stata introdotta adesso con i ratei di ottobre delle pensioni per gli italiani Il 2% di aumento è la base di partenza su cui è stata calcolato questo intervento sulle pensioni. Come spiegano diversi quotidiani e come specifica l’INPS, per ottobre, novembre e dicembre gli aumenti saranno pari al 2% su pensioni lorde fino a 2.962 euro. Ma l’aumento sarà scaglionato con il 2% sulla parte di pensione fino a 2.097,40, l’1,80% per la parte di pensione fino a 2.621,75 euro e l’1,50% per quella fino a 2.962 euro lordi.
L’aumento anticipa quello che accadrà sulle pensioni a gennaio 2023
I dati prima citati, come li riporta l’agenzia Ansa, sono frutto di quanto deciso dall’INPS e reso ufficiale tramite la circolare con cui si mette in pratica quando previsto dal decreto aiuti bis che è l’atto di governo che ha introdotto la perequazione anticipata sulle pensioni. A gennaio poi ci saranno altri aumenti calcolati sul tasso di inflazione reale che pare sia intorno all’8. Nella circolare dell’INPS oltre a spiegare il meccanismo di perequazione, per rendere edotti i pensionati e capire come si è arrivati alla cifra che a ottobre hanno trovato di più sui ratei, vengono elencati anche i pensionati che non rientrano nella misura.
Chi non ha ricevuto l’aumento pensioni di ottobre
Gli aumenti introdotti dal decreto Aiuti bis sulle pensioni riguardano sia quelle previdenziali che quelle per invalidi, ma con determinate e prescritte eccezioni. Come si legge sull’Ansa infatti le misure assistenziali non godono di questo vantaggio. Niente aumento quindi per l’indennità di accompagnamento o per l’indennità di frequenza per esempio, cioè per le tipiche misure assistenziali erogate dall’INPS. Misure distaccate da qualsiasi collegamento previdenziale. Diverso invece il caso delle pensioni di inabilità perché in questo caso essendo collegate ai contributi i beneficiari hanno goduto degli incrementi.