Nelle scorse settimane abbiamo ipotizzato quello che poteva essere l’aumento della pensione di invalidità nel 2025 facendo qualche conto anche sugli eventuali conguagli spettanti anche per la rivalutazione 2024 effettuata su una percentuale teorica.
Con un decreto interministeriale del 15 novembre 2024 del Ministero dell’Economia e della Finanze, di concerto con il Ministero del Lavoro e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 novembre 2024 è stata prevista la percentuale di rivalutazione per la perequazione automatica da applicare a tutte le pensioni, con decorrenza dal 1° gennaio 2025.
La prima cattiva notizia riguarda la rivalutazione 2024, la seconda quella del 2025. Si tratta di notizie, infatti, che non faranno affatto piacere alla generalità dei pensionati, ma a chi percepisce pensione di invalidità ancora meno, visto che si tratta di una delle prestazioni con importo più basso.
Quali sono le percentuali di perequazione?
Il decreto, innanzitutto, stabilisce che la percentuale di variazione per il calcolo della rivalutazione 2024 (sull’inflazione 2023) e determinata nel 5,4%. Nulla cambia, quindi, rispetto alla rivalutazione applicata dal 1° gennaio 2024 (si era ipotizzata una variazione di almeno lo 0,3%) e pertanto, sulle pensioni 2024, i pensionati non avranno diritto a conguagli e arretrati.
La seconda notizia riguarda, invece, l’inflazione 2024 che ha effetto sulla rivalutazione 2025 che si attesta allo 0,8% (ma va sottolineato che si tratta di un dato provvisorio che ipotizza variazione pari a 0,0 per ottobre, +0,1 per novembre e +0,1 per dicembre).
Neanche nelle proiezioni più nere si era ipotizzata una soglia di rivalutazione così bassa e, se all’inizio si erano effettuati calcoli all’1,6/1,5% poi, più concretamente si era scesi all’1%.
Gli aumenti delle pensioni, quindi, nel 2025 non arriveranno per le pensioni minime, neanche ai tanto polemizzati 3 euro, ma saranno addirittura più bassi.
Di quanto aumentano le pensioni di invalidità civile?
Nel 2024 l’importo della pensione di invalidità civile è pari a 333,33 euro e grazie alla rivalutazione straordinaria del 2,7% (prevista per il 2024) sono salite per quest’anno a circa 343 euro.
Per il prossimo anno non spetterà come abbiamo detto nessun conguaglio sul 2024 e pertanto si avrà soltanto l’aumento dello 0,8% su 333,33 euro mensili.
Applicando la rivalutazione la pensione di invalidità arriverà nel 2025 a 336 euro mensili. A questo si deve aggiungere la rivalutazione straordinaria che per il 2025 è stata prevista nella misura del 2,2% (non del 2.7% come lo scorso anno) che porterebbe la pensione mensile a 343,40 euro…ovvero esattamente all’importo del 2024.
Per gli invalidi civili il prossimo anno, quindi, non ci sarà praticamente nessuna aumento sulla pensione percepita mensilmente.
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