Ci si può aspettare un aumento delle pensioni già a dicembre 2024 con gli arretrati di 12 mesi? Anche se nel decreto legge collegato alla Legge di Bilancio il governo non ha inserito l’anticipo della perequazione delle pensioni a dicembre 2024, non è escluso che la cosa possa venire prevista con un apposito provvedimento nelle prossime settimane.
Il Governo, infatti, anticipando il conguaglio dell’adeguamento delle pensioni 2024 a dicembre, piuttosto che prevederlo a gennaio 2025 come al solito, sgraverebbe il prossimo anno di una spesa che potrebbe essere anche abbastanza sostanziosa, mettendola a bilancio quest’anno.
L’a’eventuale aumento delle pensioni a dicembre con l’anticipo è una cosa che porterebbe ad avere ai pensionati tutto il conguaglio della rivalutazione 2024.
Ovviamente, ci teniamo a dire che non si tratta ancora di una cosa certa, ma di una ipotesi da almeno a noi sembra assai probabile. Si saprà di più nelle prossime settimane al riguardo. Vediamo, però, se tale ipotesi dovesse essere attuata che peso avrebbe.
Aumento pensioni dicembre 2024
La rivalutazione delle pensioni attuata a gennaio è stata calcolata con la percentuale previsionale dell’inflazione al 5,4%, l’inflazione, poi, è stata confermata al 5,7% All’adeguamento di gennaio bisogna, ora, sommare anche il conguaglio della perequazione per quello 0,3% di differenza che i pensionati non hanno ancora goduto. Solitamente il conguaglio avviene a gennaio, insieme alla rivalutazione dell’anno successivo. Ma potrebbe essere previsto un anticipo già a dicembre 2024.
Di quanto aumenta la pensione? L’aumento in se è basso, visto che si tratta di uno 0,3% (si tratta di 3 euro ogni 1.000 euro di pensione), ma deve essere considerato che spetta su tutte le mensilità della pensione, compresa la tredicesima, e quindi a dicembre si avrebbero gli arretrati di 11 mesi più l’aumento sulla mensilità di dicembre e sulla tredicesima.
Facciamo un conto sulla pensione minima che ha un importo di 614 euro (considerando anche la rivalutazione straordinaria al 2,7% che è stata confermata anche per il 2025). Lo 0,3% che spetta mensilmente è pari a 1,84 euro che, moltiplicato per le 13 mensilità del 2024 restituisce un importo pari a 23,94 euro.
L’aumento spetta anche a chi ha pensioni più alte e non solo a chi ha la pensione integrata al minimo. Per chi percepisce una pensione da 1.000 euro spettano 3 euro al mese di aumento, calcolando tutti gli arretrati 2024, invece i pensionati che hanno un assegno di questo importo percepiranno in più 39 euro a dicembre.
Per chi ha una pensione di 2.300 euro l’aumento previsto è di 6,90 euro al mese per un importo complessivo da ricevere per gli arretrati di tutti e 12 i mesi più la tredicesima pari a 89,70 euro.
Per chi ha una pensione di 2.400, invece, la rivalutazione è all’85% e non al 100%. Questo significa un incremento minore che è pari allo 0,255% che al mese porterà ad avere un importo pari a 6,12 euro che per le tredici mensilità restituisce un importo da ricevere a dicembre di 79,56 euro.
La rivalutazione scende per le pensioni più alte
La rivalutazione 2024 è stata effettuata in base alle fasce stabilite in sede di Legge di Bilancio 2024 che prevedono:
- una rivalutazione al 100% solo per le pensioni con importo fino a 4 volte il trattamento minimo, ovvero fino a 2.392 euro;
- una rivalutazione al 85% per le pensioni con importo da 4 a 5 volte il trattamento minimo, ovvero da 2.392 euro a 2.990 euro;
- una rivalutazione al 53% per le pensioni con importo da 5 a 6 volte il trattamento minimo, ovvero da 2.990 euro a 3.588 euro;
- una rivalutazione al 47% per le pensioni con importo da 6 a 8 volte il trattamento minimo, ovvero da 3.588 euro a 4.784 euro;
- una rivalutazione al 37% per le pensioni con importo da 8 a 10 volte il trattamento minimo, ovvero da 4.784 euro a 5980 euro;
- una rivalutazione al 22% per le pensioni con importo oltre 10 volte il trattamento minimo, ovvero superiore a 5.980 euro.
Rivalutazioni 2025, cambiano le fasce
A gennaio, con la rivalutazione, cambiano anche le fasce di reddito e la percentuale di rivalutazione spettante. Rispetto all’anno in corso, per il quale sono state previste 6 fasce per la rivalutazione, nel 2025 si tornerà a 3 fasce e nello specifico:
- 100% di rivalutazione pensioni fino a 3 volte il trattamento minimo;
- 90% di rivalutazione pensioni fino a 5 volte il trattamento minimo;
- 75% di rivalutazione pensioni oltre tre volte il trattamento minimo.
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