Quando scatta l’aumento dell’importo delle pensioni minime nel 2021? Chiariamo che l’integrazione al trattamento minimo spetta solo ai pensionati che hanno un importo mensile molto basso e solo nel caso che rispettino determinati requisiti reddituali. Vediamo, quindi, quali sono le regole secondo le quali si applica, da parte dell’inp, l’integrazione al minimo.
Pensioni minime aumento nel 2021?
L’integrazione al trattamento minimo, chiamata anche pensione minima, permette all’importo dell’assegno di arrivare a 515,58 euro al mese per 13 mensilità e viene corrisposto:
- in misura piena ai pensionati singoli che abbiano un reddito che non superi i 6702,54 euro l’anno (ovvero la pensione integrata al minimo per 13 mensilità;
- in misura piena ai pensionati congiugati che hanno un raddito annuo della coppia inferiore a 20107,62 euro fermo restando che il pensionato beneficiario deve avere un reddito personale che non supera i 6702,54 euro.
Ma l’integrazione al trattamento minimo consente di avere una minima anche in misura parziale (che non porta, quindi, l’assegno mensile a 515,58 euro mensili) a:
- pensionati singoli con reddito perdonale compreso tra 6702,54 euro l’anno e pensionati coniugati con reddito della coppia compreso tra 20107,62 e 26810,16 a patto che il reddito personale del beneficiario sia inferiore a 13405,08 euro.
Aumenti e maggiorazione
AI pensionati che raggiungono una certa età spettano, oltre all’integrazione al trattamento minimo anche delle maggiorazioni sociali che variano al variare dell’età nel seguente modo:
- per chi ha dai 60 ai 64 anni una maggiorazione di 25,83 euro al mese che si somma alla pensione integrata al minimo
- per chi ha tra 65 e 69 anni la maggiorazione spettante è di 82,64 euro al mese che si sommano alla pensione integrata al minimo
- per chi ha più di 70 anni la maggiorazione è di 136,44 euro che somma alla pensione integrata al minimo.
Le maggiorazioni si applicano in misura piena per i redditi personali e coniugali sopra indicati (a cui aggiungere anche l’importo annuo della maggiorazione spettante) ma in questo caso è necessario inserire nei redditi anche quelli esenti da IRPEF, la stessa pensione maggiorata con l’esclusione di eventuali indennità di accompagnamento.
Per chi, quindi, è titolare dell’integrazione al minimo non è affatto detto che possa spettare anche la maggiorazione.
In ogni caso si ricorda che le pensioni liquidate con il sistema contributivo puro non sono integrabili al minimo.