La pensione di vecchiaia così come la pensione anticipata sono le due misure ordinare del sistema e come tali sono misure strutturali che non vanno rinnovate con la legge di Bilancio. Non servono nuovi interventi legislativi come invece succede per altre misure in deroga. Infatti quest’anno per esempio il governo ha deciso di prorogare l’Ape sociale, opzione donna e la quota 103 ancora per un anno. Invece la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata sono misure che ogni anno i contribuenti possono sfruttare per andare in pensione. Questo non vuol dire che i requisiti previsti per entrambe le misure non siano suscettibili di cambiamenti nel tempo. La preoccupazione di tanti è riguardo all’aumento requisiti pensioni, perché nel tempo non è escluso che questi non risalgano come hanno fatto in passato.
Aumento requisiti pensioni di vecchiaia e anticipate, addio ai 67 anni, da quando?
La pensione anticipata ordinaria è quella misura che si percepisce una volta raggiunta la giusta carriera contributiva prevista dalle normative vigenti. Nel 2024 così come nel 2025 per andare in pensione con le anticipate ordinarie servono 42 anni e 10 mesi di contributi versati per gli uomini è 41 anni e 10 mesi di contributi versati per le donne. La pensione di vecchiaia ordinaria invece è una misura che rispetto alle anticipate prevede un limite di età oltre che la giusta contribuzione versata. In effetti servono almeno 67 anni di età sia per gli uomini che per le donne e servono almeno 20 anni di contributi versati. Anche nel 2025 questi saranno i requisiti previsti per entrambe le misure e quindi nessun tipo di problema esiste nel 2025 per chi intende sfruttare questi canali di pensionamento.
L’aspettativa di vita e come incide sulle pensioni ordinarie
Le regole del sistema previdenziale per quanto riguarda lo spaccato di queste due misure ordinarie e le normative in vigore però prevedono ci sia il cosiddetto collegamento alle aspettative di vita della popolazione. Più sale la vita media della popolazione più salgono i requisiti di accesso alle prestazioni pensionistiche. Per esempio nel 2019 ci fu uno scatto di 5 mesi che portò l’età pensionabile della pensione di vecchiaia ordinaria da 66 anni e 7 mesi di età a 67 anni. Aumento requisiti pensioni che in effetti spostarono di 5 mesi l’uscita di molti contribuenti. Anche per via della pandemia la vita media della popolazione non è salita, congelando anche i requisiti per le pensioni. Adesso però la tendenza è tornata a salire. La vita media sale e questo alla lunga prevede che questi i requisiti saliranno. Al momento è praticamente certo che i requisiti per le pensioni ordinarie saranno invariati fino al 2026 per poi tornare a salire nel 2027. Probabilmente quindi nel 2027 non saranno più sufficienti 67 anni di età per la pensione di vecchiaia ma bisognerà arrivare a 67 anni e due o tre mesi. Come per le pensioni anticipate ordinaria si potrebbe salire oltre 43 anni punto.