Il lavoro di una badante che presta assistenza ad anziani, più o meno autosufficienti, a invalidi e così via dicendo è particolare. In altri settori lavorativi nei festivi si chiude. Le fabbriche restano chiuse, alcuni negozi anche. E se si lavora, ci sono i turni tra i lavoratori. Ma nel lavoro domestico, soprattutto per la badante, festivi o no, le giornate lavorative dipendono dalle esigenze dell’assistito. Un anziano, soprattutto se non è autosufficiente, non smette di avere bisogno di assistenza nei giorni festivi. In linea di massima però, questo non vuol dire che la badante non abbia diritto al riposo, oppure a non lavorare durante i festivi. Oppure a ricevere emolumenti maggiori se per esigenze particolari deve lavorare anche nelle festività. E dicembre è un mese altrettanto particolare, perché pieno di festivi. E se collegato a gennaio, è il periodo con più festività in assoluto. Una + già passata, cioè l’8 dicembre, giorno dell’immacolata che nel 2024 p stata una domenica, già di per sé festiva.
Badante a Natale e Capodanno deve lavorare? No, oppure con un extra stipendio
A mettere una regola sull’aspetto del lavoro della badante durante le festività ci pensa il CCNL di categoria. In base ai dettami del Contratto Collettivo del Lavoro Domestico, sono considerate festive, a prescindere da quando capitano come giorno di calendario:
- Capodanno il primo gennaio;
- L’Epifania il 6 gennaio;
- Lunedì di Pasqua;
- 25 aprile;
- primo maggio;
- 2 giugno;
- 15 agosto;
- 1° novembre;
- 8 dicembre;
- 25 dicembre;
- 26 dicembre.
Non abbiamo nominato la Pasqua perché anche se cambia giorno da un anno all’altro, cade sempre di domenica. E a queste festività fisse di calendario a livello nazionale, si devono aggiungere le singole giornate del Santo Patrono che è diverso da città a città e da Paese a Paese.
Il riposo durante i festivi e la giusta retribuzione della badante
In linea di massima nei giorni di festività il lavoratore non è tenuto a prestare attività lavorativa. Nel settore domestico alla badante nelle festività deve essere corrisposto lo stipendio normale, anche se non è al lavoro. Nello specifico per ogni festivo deve essere erogato 1/6 dello stipendio settimanale pagato alla lavoratrice normalmente nei rapporti di lavoro basati su un contratto a ore. Invece per le badanti conviventi ed a stipendio mensile, bisogna erogare per ogni giornata festiva di riposo, 1/26 dello stipendio mensile.
Il lavoro durante le festività e la retribuzione extra
Ciò che va sottolineato però è che alla badante spetta anche un giorno di riposo a settimana da prendere tutto insieme di 24 ore consecutive. E ppo altre 12 ore di riposo in un’altra giornata da pattuire con il datore di lavoro. Poi ci sono da rispettare i vincoli delle 11 ore di riposo giornaliero consecutive di notte, nonché le due ore di pausa durante la giornata di lavoro se va dalla mattina alla sera come durata quotidiana. Se il giorno festivo tra quelli prima citati è coincidente con il giorno libero del lavoratore, questo giorno di riposo deve slittare ed essere recuperato successivamente. Perché se festivo quel giorno il lavoratore non deve lavorare comunque e quindi non consumerebbe così il giorno di riposo spettante.
Le regole sono regole e vanno rispettate, eccole
Ma tornando alla particolarità del lavoro domestico e al fatto che tutto dipende dalle necessità dell’anziano, le cose possono cambiare. Anzi, cambiano in numerosi rapporti di lavoro. In genere nei festivi la badante viene lasciata libera e dell’assistenza all’anziano se ne occupano i parenti che sono liberi dalle loro attività. Se ciò non avviene e se alla badante viene chiesto di svolgere lavoro in questi festivi, tale attività deve essere retribuita con il normale stipendio giornaliero (1/26) ma a questo in aggiunta va messa la maggiorazione per festività che nel dettaglio deve essere pari al 60% della retribuzione globale di fatto.