Badante licenziata? Ecco dall’INPS 750 euro al mese fino ad un nuovo lavoro Badante licenziata? Ecco dall’INPS 750 euro al mese fino ad un nuovo lavoro

Badante licenziata? Ecco dall’INPS 750 euro al mese fino ad un nuovo lavoro

Ecco cosa spetta alla badante licenziata come indennità per disoccupazione da parte dell’INPS e i calcoli da fare.

La badante che perde il posto di lavoro perché viene licenziata, o perché l’anziano a cui prestava assistenza è deceduto o perché lavorava con un contratto a tempo determinato, può avere diritto alla pari di tutti gli altri lavoratori dipendenti ad una indennità per disoccupati.
Si tratta dell’indennità INPS che è chiamata Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego. Ed è meglio nota a tutti come Naspi. Ma come può una badante prendere una indennità, magari da 750 euro al mese? Ecco un esempio chiaro che può tornare utile per quanti si trovano di fronte alla perdita del posto di lavoro.

Dall’INPS 750 euro al mese fino ad un nuovo lavoro, ecco cosa può prendere la badante

L’indennità per disoccupati viene erogata per molti mesi ed in misura proporzionata alla durata del rapporto di lavoro svolto. Infatti la Naspi può arrivare anche a 24 mesi, ma nello specifico è pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi 4 anni. Una badante che da 4 o più anni lavora ininterrottamente per una stessa famiglia o per più famiglie senza interruzione, ha diritto a 24 mesi di indennità. Chi invece ha lavorato solo due anni ha diritto a 12 mesi di Naspi così come chi ha lavorato solo 8 mesi ha diritto a 4 mesi di indennità.

Ecco come fare a sapere che indennità spetta alla badante

Una badante che è la prima volta che chiede la Naspi, ma ha lavorato 10 mesi per l’ultimo anziano e negli ultimi 4 anni ha avuto altri periodi di lavoro, può cumulare tutti questi periodi aggiungendosi agli ultimi 10 mesi arrivando a percepire una Naspi più lunga.
Per esempio, se ha lavorato 4 mesi nel 2021, 5 mesi nel 2022 e 5 mesi nel 2023, oltre ai 10 mesi del 2024 per l’ultimo lavoro ora interrotto, avrà diritto ad una Naspi di 12 mesi e non solo di 5 mesi. Perché negli ultimi 4 anni ha lavorato 24 mesi. Se però i periodi del 2021 erano serviti per un’altra disoccupazione, questi periodi non contano e si prendono a riferimento solo i periodi non usati per altre indennità.

Il calcolo dell’indennità INPS per la badante licenziata

Anche l’importo della Naspi fa riferimento ai periodi di lavoro su cui si calcola la durata della Naspi. Si prende infatti a riferimento lo stipendio di tutti i mesi lavorati su cui l’INPS calcola la durata della Naspi. E si fa il 75%. A dire il vero si fa il 75% della retribuzione media ma solo se non supera 1.425,21 euro. Altrimenti si fa il 75% di 1.425,21 euro e si aggiunge il 25% della differenza tra la retribuzione percepita e 1.425,21 euro. Considerando la media degli stipendi che percepiscono le badanti in Italia e che difficilmente superano i 1.000 euro al mese, ecco che una badante può avere diritto, per tutti i mesi di Naspi guadagnati, ad una indennità di 750 euro al mese. Va detto però che dal sesto mese di Naspi in poi, l’importo è tagliato del 3% al mese. Solo per badanti over 55 il taglio parte dall’ottavo mese.