Sottovaluto come importanza, il certificato di qualità nel lavoro domestico può essere determinante per datori di lavoro e lavoratori. Si tratta dell’applicazione della norma Uni 11766, che prevede appunto, un certificato di qualità che permette alla badante di attestare le sue capacità lavorative e alle famiglie che le assumono, di dotarsi di persone qualificate. Ma come si fa a prendere il patentino e perché il lavoratore dovrebbe prenderlo?
Patentino per colf e badanti, da ottobre si parte
Il patentino per colf e badanti previsto dalla norma Uni 11766, sarà necessario da ottobre 2021. Colf, badanti e baby-sitter, da ottobre potranno ottenere il patentino di qualità previo superamento di una prova di esame.Primo effetto per il lavoratore, l’aumento in busta paga tra gli 8 e i 10 euro al mese. L’ente preposto all’operazione patentino per colf, baby sitter e badanti sarà l’Ente Bilaterale Nazionale del Comparto Datori di Lavoro Collaboratori Familiari, ovvero Ebincolf.
I requisiti per l’accesso all’esame
In base al progetto patentino, per accedere all’esame occorrerà rispettare alcune condizioni. Non tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore potranno infatti accedere all’esame. Serve innanzi tutto “avere una conoscenza di base della lingua italiana”. Il primo requisiti quindi è l’avere dimistichezza con l’italiano. Poi, occorre almeno un anno di regolare servizio con assunzione, nel settore domestico. Infine, bisogna aver frequentato nei tre anni precedenti, un corso di formazione nel settore.
Come funziona la procedura di ottenimento del patentino
Nessun onere a carico della badante o della colf per poter ottenere il patentino. Tutto gratuito quindi.
I corsi prevedono una durata minima per poter poi passare alla prova d’esame. Per le colf si parla di almeno 40 ore, mente per badanti e baby sitter la durata minima è di 64 ore.Una volta completate le ore richieste, si passa all’esame vero e proprio, che prevede una prova scritta ed una prova orale.