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Badanti: come si calcola lo stipendio, straordinari compresi

La guida al calcolo dello stipendio per le badanti, anche con gli straordinari

Lavoro domestico e stipendio, forse una delle cose più difficili da comprendere anche e soprattutto per i lavoratori. Le badanti per esempio, spesso sono completamente all’oscuro di tuta una serie di sfaccettature che riguardano il loro stipendio. E sono davvero tante le domande che i lavoratori si pongono. Per esempio abbiamo:

  •  Si basa tutto sui minimi previsti dal CCNL?
  • È giusto che si venga pagati sempre allo stesso modo, mese dopo mese, in base a quanto stabilito con la firma sul contratto di assunzione?
  • Gli straordinari non contano nel settore dal momento che lavorare di più in una giornata spesso non produce ciò che dovrebbe, cioè il surplus in busta paga?

Domande a cui occorre dare risposte, e queste non possono che sopraggiungere dalle regole di calcolo del giusto stipendio, comprensivo delle voci aggiuntive tra cui anche quelle dello straordinario.

L’assistenza all’anziano è una cosa particolare, non può essere trattata come un lavoro in fabbrica

In primo luogo va detto che l’oggetto del lavoro di una badante, cioè l’assistenza di una persona non propriamente autosufficiente, è una cosa seria ed assolutamente particolare. Non si tratta di un lavoro come può essere quello in fabbrica. Produrre auto, senza entrare nella pesantezza del lavoro e delle differenze di logorio con quello della badante, è svolto in turni. Devi produrre 100 macchine in un giorno? Bene, dopo le tue 8 ore smonti e ti sostituiscono altri lavoratori. Il tuo compito è terminato.

Per la badante è diverso. Se l’anziano, spesso non autosufficiente, ha bisogno di essere alzato dal letto per andare in bagno, la badante che ha finito le sue ore di lavoro, non può certo lasciare l’anziano al suo destino.

E le esigenze dell’anziano possono essere molteplici ogni giorno, ben oltre i canonici orari di lavoro che la badante deve svolgere. E così spesso si saltano alcune delle 11 ore di riposo obbligatorie e consecutive da concedere alla badante ogni giorno. E si salta la pausa di due ore il pomeriggio. Oppure si lavora per diverso tempo anche la notte, al posto di dormire. Nessun riposo compensativo, nessun recupero. E spesso, nemmeno il giusto riconoscimento in busta paga.

La guida al calcolo dello stipendio

Lo stipendio della badante parte dai minimi salariali. E poi si basa su ciò che viene scritto sul contratto di assunzione. L’errore che si fa è scrivere un contratto come fosse un lavoro normale quando invece non lo è. Lavorare oltre le normali ore di servizio, deve avere il giusto ed equo riconoscimento in busta paga.

Per calcolare il giusto  stipendio per una badante, non possono che essere considerati anche gli straordinari.

Facciamo ora un esempio pratico di calcolo dello stipendio di colf e badante con straordinari inclusi. Per esempio, una badante che lavora con contratto da 54 ore a settimana, e stipendio da 900 euro al mese, ha una paga oraria di circa 3,85 euro. A questo va aggiunto il corrispettivo del vitto e alloggio pari a 0,60 euro circa ad ora. L’ora di lavoro per la badante, se dentro il contratto e le ore di lavoro è pari a circa 4,45 euro.

Per esempio, se una badante deve svolgere 4 ore di lavoro una domenica nel mese, per esigenze della famiglia che non ha possibilità di sostituire la badante quella domenica, dovrà essere pagata con 28,50 euro (4,45 euro per ora più il 60% di maggiorazione per lavoro festivo) in più oltre le 900 euro già pattuite come da contratto.

Se lo stesso mese per 5 giorni consecutivi la badante ha dovuto curare l’anziano anche per un’ora ogni notte (tra le 22:00 e le 6:00), occorrerà pagare la badante con una aggiunta a fine mese pari a 33,38 euro (4,45 euro ad ora più il 50% di maggiorazione per il lavoro extra notturno). Per il mese di stipendio in questione, quando si sono materializzati questi extra, lo stipendio passa dai 900 pattuiti a 961,88 euro.