Si torna a parlare di salario minimo che fisserebbe la paga oraria dei lavoratori a 9 euro. E anche per badanti e colf la paga minima sarebbe questa. Ma le famiglia non potrebbero permettersela.
Attualmente, infatti, il CCNL fissa lo stipendio mensile di una badante convivente di livello B a 821 euro al mese mentre per una livello CS la paga mensile è 997 euro. Per quanto riguarda la retribuzione oraria, ad oggi, è di 5,86 euro per colf di livello B e di 6,93 per badanti livello CS.
Mettere sulle spalle delle famiglie una paga oraria di 9 euro a cui sommare anche vitto e alloggio significherebbe pagare una badante convivente a 54 ore settimanali (di cui una parte sono solo di “attesa” e non di lavoro vero e proprio) oltre i 2000 euro al mese, cifra che le famiglie non possono assolutamente permettersi.
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Salario minimo e badanti
Ad oggi, soprattutto al sud, le famiglie fanno fatica a sostenere anche il costo attuale di una badante. Un aumento indiscriminato della paga oraria della badanti, se dovesse essere approvato il salario minimo, porterebbe senza ombra di dubbio ad un aumento incontrollato del lavoro nero e questo, come sappiamo, porterebbe conseguenze molto gravi dal punto di vista della sicurezza del lavoratore, della tutela dei suoi diritti e dal punto di vista contributivo.
Ancora oggi, infatti, sono oltre 1milione i rapporti di lavoro domestico non messi in regola e che viaggiano ancora nel sommerso. Il salario minimo nel settore domestico non è certo la risposta che le famiglie si attendono quando già ad oggi non riescono a far fronte alle spese della collaborazione domestica.
Ovviamente per ora nulla è certo e per capire come evolverà la questione del salario minimo non possiamo che attendere. Continuate a seguirci per le novità al riguardo.
