Anche per le badanti e le colf c’è la possibilità di prendere bonus e agevolazioni come tutti gli altri lavoratori. Sta per entrare in funzione la nuova stagione delle dichiarazioni dei redditi, ed i contribuenti potranno beneficiare del bonus Irpef da 100 euro al mese. Significa che per le interessate c’è la possibilità di richiedere 1.200 euro di benefit, perché la natura del loro lavoro e del loro datore di lavoro non consente di percepire questo beneficio mese per mese in busta paga.
Badanti e colf, 1.200 euro di Bonus, domanda adesso, ma devono aspettare dicembre per prenderlo
Il datore di lavoro domestico, che in genere coincide con l’anziano da assistere per la badante o con la famiglia a cui si presta servizio per la colf, non fa da sostituto di imposta. In effetti il datore di lavoro non trattiene l’IRPEF che la badante o la colf devono versare al Fisco. E di conseguenza non eroga nemmeno il bonus da 100 euro al mese che ha sostituito da qualche anno il bonus Renzi da 80 euro. Si chiama esattamente trattamento integrativo ed è un bonus che tutti i lavoratori percepiscono in busta paga mese dopo mese. Nel lavoro domestico invece si percepisce solo dietro presentazione del modello di dichiarazione reddituale 730. Ma solo se la lavoratrice o il lavoratore ne hanno diritto.
I requisiti del Bonus IRPEF per la badante o la colf
Per badanti e colf, 1.200 euro di Bonus perché il trattamento integrativo IRPEF spetta pure a loro. Il trattamento integrativo viene riconosciuto in caso di redditi non superiori a 15.000 euro nel 2023, per un importo massimo di 1.200 euro. Per lavoratori che invece hanno redditi superiori a tale soglia, ma entro i 28.000 euro, il bonus può essere lo stesso percepito, ma solo se si materializzano alcune condizioni che adesso analizzeremo.
Partiamo da chi non supera i 15.000 euro, a cui il bonus pieno spetta se l’imposta lorda dovuta (IRPEF) è superiore alle detrazioni da lavoro dipendente che nel 2024 saranno pari a 1.955. Detrazione comunque assoggettata al taglio di 75 euro che la porta a 1.880 euro. Il bonus è erogato in misura ridotta se le detrazioni superano l’imposta lorda, con taglio progressivo in cui il trattamento corrisposto non è altro che la differenza tra detrazioni e imposta lorda. E parliamo di detrazioni per familiari a carico, per lavoro dipendente, per il mutuo acquisto prima casa e per le ristrutturazioni. Il bonus spettante, proprio perché come detto, il datore di lavoro non è un sostituto di imposta, può essere preso direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Dopo la dichiarazione dei redditi, producendo all’Agenzia delle Entrate il proprio codice IBAN, sarà il Fisco, entro dicembre 2024 ad erogare quello effettivamente spettante alla lavoratrice tramite bonifico.