Il 10 maggio si inizia con la stagione delle dichiarazioni reddituali. Si parte col modello 730. E saranno molti i lavoratori chiamati a presentare queste dichiarazioni reddituali. Presentare il 730 significa dichiarare nel 2021 ciò che si è prodotto di reddito nell’anno 2020.
Ci sono sostanzialmente due motivi per cui un lavoratore dovrebbe presentare la dichiarazione dei redditi. Il primo è quello del pagamento delle tasse, cioè di Irpef e addizionali all’Irpef. Il secondo è quello di recuperare tramite detrazioni, l’Irpef pagata ed eventualmente alcuni benefici come per esempio il vecchio bonus Renzi o nuovo bonus Irpef.
Detrazioni sul reddito
La cosa da comprendere per quanto riguarda il lavoro domestico è che c’è un datore di lavoro che non ha la funzione di sostituto di imposta. Per questo non applica le detrazioni ne quelle per lavoro dipendente e nemmeno quelle per carichi di famiglia. Il datore di lavoro infatti non trattiene le tasse sul lavoro prodotte dal dipendente come accade nella stragrande maggioranza dei rapporti di lavoro.
E per tutte queste ragioni, non eroga nemmeno il bonus Irpef da 100 euro al mese o il vecchio bonus Irpef da 80 euro conosciuto come bonus Renzi.
Il bonus da 80 euro così come quello da 100 euro, non è precluso però a badanti e colf per esempio. E la soluzione è proprio la dichiarazione dei redditi.
Non essendo il datore di lavoro ad erogare direttamente gli 80 o i 100 euro al dipendente (nel 2020 fino a giugno ha funzionato il primo bonus, da luglio a dicembre il secondo, in totale 1080 euro), il lavoratore può recuperarlo tramite la dichiarazione dei redditi. Si tratta del 730 senza sostituto d’imposta.
Va ricordato che per esempio, sul bonus Renzi (limite scomparso con il successivo bonus 100 euro), vigeva la soglia di 8.000 euro di reddito al di sotto della quale non era fruibile.
Infatti sotto gli 8.000 euro si parla di no tax area, ed essendo i lavoratori che vi rientrano, non assoggettati ad Irpef, non possono recuperare il bonus che è una detrazione aggiuntiva sempre sui redditi.
Oneri detraibili
Con il 730 però si possono recuperare anche le quote relative agli oneri detraibili. Parliamo delle spese in farmacia per esempio, oppure delle spese odontoiatriche, di quelle dall’oculista, delle spese per l’istruzione dei figli e così via. In questo caso si parla di oneri detraibili, che danno diritto a recuperare sull’Irpef il 19% di quanto speso nel 2020.
Tornando alla mancata funzione di sostituto di imposta che ha il datore di lavoro domestico, va ricordato che per tutti i lavoratori che durante il 2020 hanno prodotto redditi superiori ad 8.000 euro, la dichiarazione dei redditi è obbligatoria.