È tempo di grandi cambiamenti per il settore del lavoro domestico quello che riguarda badanti e colf. Un recente decreto che adesso è diventato effettivo e sul quale sono stati prodotti gli opportuni chiarimenti produce una grande novità a vantaggio dei lavoratori. In materia di trasparenza sul posto di lavoro infatti anche questo settore viene equiparato agli altri che erano già in passato tutelati. Per badanti e colf, cambia tutto con multe da 1.500 euro per le famiglie.
Badanti e colf, cosa cambia nel lavoro domestico con la trasparenza
Si tratta di nuove disposizioni che riguardano l’ispettorato del lavoro che adesso prevede multe piuttosto pesanti e fino a 1.500 euro per chi non si attiene ai nuovi regolamenti. Ciò che cambia sono gli obblighi per le famiglie che detengono questi domestici come lavoratori dipendenti. Cambia tutto quindi in materia di trasparenza sul lavoro. Dal 13 agosto scorso infatti anche nel lavoro domestico le famiglie, che sono i datori di lavoro di badanti e colf, devono attenersi a regole che prima riguardavano tutti i datori di lavoro per gli altri settori.
Quali sono questi nuovi obblighi di trasparenza
Le novità riguardano tutte le tipologie di contratto di lavoro, da quello somministrato a quello intermittente, dalle collaborazioni ai contratti di collaborazione con prestazione occasionali. Diventa praticamente obbligatorio consegnare il contratto di lavoro al dipendente anche se si tratta della badante o della colf. Oltre a questo, diventa obbligatorio che il contratto sia completo di tutti i dati previsti dalla normativa vigente. Eventuali carenze di informazioni presenti nel contratto devono essere obbligatoriamente inviate al lavoratore tra i 7 e 3i 0 giorni dalla sottoscrizione del contratto. Resta inteso che il contratto di lavoro deve essere consegnato al lavoratore prima che inizi la vera e propria attività lavorativa oggetto del contratto. Chi non adempie a questo obbligo, rimandando la consegna del contratto rischia sanzioni che possono arrivare anche a 1500 euro.