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Badanti e Colf, priorità alle Ucraine per le domande di sanatoria

L’Ispettorato del Lavoro apre a dare priorità ai lavoratori ucraini.

Con il solito italiano ritardo, eccoci qui a parlare di regolarizzazione delle badanti e delle colf straniere. Si, ancora quel vecchio e altamente penalizzato provvedimento dell’allora Ministro Teresa Bellanova di Italia Viva. Le domande per quella che a tutti gli effetti doveva essere una sanatoria, sono scadute da oltre 18 mesi. E non tutte le istanze sono arrivate a compimento. Tanto è vero che adesso che c’è il conflitto in Ucraina, ecco che esce fuori la necessità di fare subito dando priorità alle badanti e colf ucraine.

Badanti ucraine con priorità, cosa significa?

Sono circa 18.000 le domande di regolarizzazione di lavoratrici provenienti dall’Ucraina in attesa di essere completate dopo il via alla sanatoria di un anno e mezzo fa. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha prodotto una circolare attraverso la quale stabilisce proprio la priorità appannaggio di queste lavoratrici

La sanatoria colf, badanti e braccianti agricoli del 2020 infatti è ancora in alto mare con una miriade di domande non ancora completate e tra queste proprio le 18.000 istanze per le Ucraine.

La guerra impone l’adozione di un canale preferenziale per queste lavoratrici.

Cosa stabilisce l’Ispettorato del Lavoro per i lavoratori ucraini

La stragrande maggioranza donne, provenienti dall’Ucraina e da molto tempo in Italia pur se sempre in nero. Questo l’identikit di queste lavoratrici di cui tratta la circolare dell’Ispettorato del Lavoro dello scorso 8 marzo. Lavoratrici provenienti da un Paese da troppi anni in guerra, anche se adesso il conflitto è sfociato in tutta la sua durezza.

“È necessario garantire una risposta più celere alle lavoratrici e ai lavoratori che arrivano dai territori colpiti dalla guerra”, questo è  ciò che si legge nella circolare con cui l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha aperto a questa problematica.

Gli interessati restano quelli indicati nel primo decreto Rilancio, e cioè:

  • Addetti in agricoltura, allevamento e zootecnia;
  • Addetti alla pesca e all’acquacoltura;
  • Badanti, colf, baby sitter e qualsiasi altra attività legata al lavoro domestico.

Una rinfrescata sulla sanatoria delle badanti e delle colf

Troppi mesi sono passati dal via del provvedimento. Come dicevamo, oltre 18 mesi fa tutto era partito. Furono introdotte due vie per la sanatoria.

Dal punto di vista dei datori di lavoro, fu introdotta la possibilità di sottoscrivere un nuovo rapporto di lavoro con un lavoratore straniero subordinato, purché residente in Italia prima dell’8 marzo 2020. Ma la stessa facoltà fu concessa a chi voleva fa emergere un rapporto di lavoro  irregolare aperto sempre con lo stesso genere di cittadini stranieri.

Inoltre fu concessa la possibilità, stavolta ai lavoratori dipendenti, di ottenere un nuovo permesso di soggiorno di 6 mesi se lo avevano in scadenza dal 31 ottobre 2019.