La distinzione dei lavoratori in base alla data del primo accredito contributivo è quella che può determinare il vantaggio nell’età di uscita dal mondo del lavoro per molti di essi. Dal 1996 infatti nel sistema previdenziale italiano vige il meccanismo della pensione contributiva. Al contrario di quello che pensano molti, questo sistema non incide solo sulle regole di calcolo delle pensioni. Infatti incide anche sul diritto ad una pensione. E soprattutto incide sulla possibilità di andare in pensiona a 64 anni di età.
La data del primo contributo versato è fondamentale
Bastano 64 anni di età per la pensione, ma solo per determinati lavoratori e soprattutto a determinate condizioni. Infatti per poter andare in pensione serve innanzitutto ottenere un trattamento di oltre 1.600 euro per la generalità dei lavoratori, salvo alcune eccezioni. E poi serve avere il primo accredito contributivo successivo al 1995. In pratica chi ha iniziato a versare prima del 1996, non può lasciare il lavoro a 64 anni di età. Per gli altri invece si, e bastano 20 anni di versamenti.
L’importo soglia della pensione è il limite più grande a questa misura. Ma come vedremo per determinate categorie di lavoratori il vincolo viene limitato da regole di favore.
Bastano 64 anni di età per la pensione e prendi oltre 1.600 euro di pensione
La pensione anticipata contributiva si centra quindi con 64 anni di età, 20 anni di contributi, ed una prestazione che deve essere quantomeno pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale. Bastano 64 anni di età per la pensione e prendi oltre 1.600 euro di pensione, perché oggi l’assegno sociale è pari a circa 534 euro al mese. Ma se l’interessato alla pensione anticipata contributiva è una donna, se ha avuto dei figli, la soglia scende. Basta aver avuto un solo figlio per portare la soglia a scendere a 2,8 volte l’assegno sociale. Significa che alla lavoratrice diventata mamma una sola volta nella sua vita, basta arrivare a circa 1.495 euro al mese di pensione lorda. Per questa lavoratrice bastano 64 anni di età per la pensione. Se invece i figli avuti sono più di uno, ecco che la soglia si abbatte nettamente rispetto agli oltre 1.600 euro prima citati. Infatti la pensione deve essere pari ad almeno 2,6 volte l’assegno sociale, cioè circa 1.388 euro di pensione mensile lorda.