Una pensione spesso insufficiente è quella che viene erogata ad anziani e invalidi. Difficile arrivare a cifre che rendono la vita dignitosa. E di questo tutti si lamentano.
Ecco però che esistono delle misure e degli strumenti idonei a rendere più dignitosa una vita resa difficile inevitabilmente dalle condizioni di salute dei diretti interessati. E dal 2025 dovrebbero arrivare due buone notizie. Una per via del varo di una nuova indennità, l’altra per via dell’aumento di una indennità già oggi attiva.
Ecco di cosa si tratta e che scenari ci sono adesso in vista del 2024. Perché potrebbero arrivare ben 1.400 euro per gli invalidi legge 104, indennità da 540 euro e assegno di assistenza da 850 euro tutti insieme.
Assegno di accompagnamento, di cosa si tratta?
L’assegno di accompagnamento o indennità di accompagnamento è una misura integrativa per soggetti con handicap grave e una condizione di salute dovuta alla disabilità, che non permette al diretto interessato di svolgere le normali mansioni della vita di tutti i giorni. Chi viene riconosciuto dalla commissione medica invalidi civili delle ASL come soggetto incapace di compiere i gesti quotidiani come possono essere l’andare al bagno, il lavarsi, il mangiare e così via dicendo, può avere diritto ad una indennità mensile, esentasse, non pignorabile e da non indicare nelle dichiarazioni dei redditi o nelle DSU per l’ISEE.
Naturalmente serve il 100% di invalidità e nel verbale della commissione medica devono essere riportate delle voci specifiche. Per esempio, “handicap, Comma 1” o “handicap con gravità, Comma 3“ sono le voci più comuni, ma che non riguardano l’accompagnamento anche se c’è il 100% di invalidità. Per esempio, i permessi Legge 104/92 e i due anni di congedo straordinario retribuito in base al decreto numero 151 del 2001 spettano solo in presenza di Comma 3.
Indennità di accompagnamento, come si legge il verbale
Per l’accompagnamento invece nel verbale deve esserci la voce soggetto con necessità di assistenza continua o con impossibilità a deambulare. Nel 2024 l’indennità di accompagnamento vale 531,76 euro al mese.
Non è certo ma l’assegno di accompagnamento nel 2025 potrebbe essere adeguato al tasso di inflazione, arrivando a circa 540 euro al mese. E questa è la prima novità che riguarda i beneficiari della prestazione. Ma per gli invalidi con accompagnamento c’è dell’altro. Perché il Consiglio dei Ministri ha già dato il via libera ad un decreto attuativo che per il 2025 e il 2026 concede ai titolari di assegno di accompagnamento una nuova prestazione.
Ben 1.400 euro per invalidi legge 104, indennità da 540 euro e assegno di assistenza da 850 euro
Lo hanno ribattezzato bonus anziani e consta di 850 euro al mese in aggiunta a quanto già percepito con l’indennità di accompagnamento.
Ai già riconosciuti gravemente invalidi titolari di indennità di accompagnamento, se di età pari ad almeno 80 anni, ecco il nuovo bonus di assistenza da 850 euro al mese fino al 31 dicembre 2026.
Ci sarà da rispettare anche il requisito ISEE che non deve essere superiore a 6.000 euro. E come detto nell’ISEE non incide l’assegno di accompagnamento.
Il Bonus è spendibile per l’acquisto di servizi di assistenza quali quelli di imprese che erogano per professione questi servizi o per munirsi di una badante. Il bonus non è spendibile diversamente ed è revocato se non si spende tutto.