Chi non ricorda le bollette pazze ricevute da tantissimi cittadini con importi folli e conguagli di diversi anni caricati su di una unica bolletta.
Ormai queste cose no dovrebbero più succedere, grazie all’introduzione di una norma, inserita nella legge di bilancio 2020, che vieta alle aziende erogatrici di energia elettrica gas e acqua di chiedere pagamenti dei consumi più vecchi di 24 mesi.
Bollette pazze
Qualche eccezione veniva concessa, ad esempio nel caso che il mancato accertamento dei consumi, anche se comunicato oltre i 24 mesi, derivava da responsabilità del cliente/utente, mentre adesso in linea teorica, se la società non riesce a fatturare ai propri clienti entro i termini stabiliti, non potrà esigere alcun tipo di pagamento per quanto consumato oltre i 24 mesi precedenti la comunicazione.
I risultati delle controversie tra Aziende e Utenti
In un comunicato di prossima pubblicazione, ma del quale sono già noti alcuni contenuti, l’Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambienti, fa il resoconto dei risultati ottenuti nel 2019 dal proprio Servizio di Conciliazione in materia di bollette.
Nel rapporto annuale di ARERA, che illustra ciò che è stato fatto nel 2019, viene evidenziato che grazie alla intermediazione fatta dalla Autorità stessa, gli utenti finali hanno portato a casa 10,4 milioni di euro in termini d’importi da non pagare. Con 55 giorni di tempo medio di durata della mediazione conclusasi con una conciliazione. Un altro dato di rilevanza statistico è il tasso delle procedure che giungono ad buon fine che si attesta al 69%, in salita rispetto al 66% del 2018.