Ed anche il bonus da 150 euro in unica soluzione prodotto dal governo Draghi nel decreto Aiuti 3 è arrivato al momento della sua erogazione. Infatti si parte dal prossimo mese di novembre, anche se non è un mese unico perché l’incasso di questo bonus dipende dalla tipologia di soggetto interessato. Ed effettivamente tutti i lavoratori che dovranno ricevere questo bonus, lo riceveranno in base a delle regole e a dei meccanismi differenti. Perché il bonus 150 euro operai, statali e badanti, è spettante, ma essendoci pluralità di tipologie di attività lavorative, cambia anche il sistema di incasso del bonus.
Il bonus 150 euro dei lavoratori, ecco come e quando
Il bonus per una badante non verrà erogato automaticamente con la busta paga del mese di novembre e probabilmente nemmeno con quella di dicembre. Infatti tale bonus alla badante non arriva in busta paga. Questo perché il datore di lavoro di badanti e colf non è un sostituto d’imposta. Non effettuando i conguagli per nome e per conto del lavoratore dipendente, il datore di lavoro domestico non è tenuto nemmeno ad erogare in busta paga questo bonus. Per l’altro una tantum da 200 euro per il mese di luglio, le badanti furono costrette a presentare domanda. Stavolta, per chi ha già percepito il vecchio benefit, la domanda non dovrebbe essere necessaria. Per i nuovi beneficiari, cioè per quelli che non hanno preso il precedente aiuto, la domanda tornerà a essere obbligatoria.
Perché e a chi serve l’autocertificazione per ottenere l’una tantum di novembre
Tutti i lavoratori dello Stato che prendono lo stipendio di novembre a fine novembre, riceveranno l’una tantum. E saranno i primi lavoratori dipendenti ad ottenerlo. Gli altri infatti non lo riceveranno con la mensilità di novembre, perché a novembre si percepisce lo stipendio di ottobre. I lavoratori del settore privato quindi si troveranno a dover attendere la mensilità di dicembre per ricevere questo beneficio. Sempre però presentando l’autodichiarazione che già in precedenza è stata obbligatoria per il bonus da 200 euro. Una autocertificazione in cui l’interessato dichiara di non aver percepito il bonus da altri datori di lavoro e di rientrare perfettamente nelle soglie reddituali e nei requisiti utili al beneficio. Va ricordato infatti che l’una tantum da 150 euro adesso è fruibile ad una condizione. L’interessato nel 2021 non deve aver avuto redditi complessivi superiori a 20.000 euro.