La bozza del documento programmatico di bilancio prevede la proroga del bonus bebè e del bonus asilo nido anche per il 2021.
Nella bozza si legge che la proroga del congedo obbligatorio di partenità di 7 giorni, durata prevista per il 2020, sarà estesa anche al 2021. Nella bozza è prevista anche la proroga del bonus natalità (il cosiddetto bonus bebè) per il prossimo anno e , si legge che “Verrà esteso inoltre al 2021 il sostegno alle famiglie per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche”.
Ma qualcosa non torna. La riforma degli strumenti a sostegno delle famiglie (Family Act) che prevede l’assegno unico ed universale per i figli, farebbe confluire in questo beneficio molte altre misure, tra cui anche l’assegno alla natalità.
E’ previsto che l’assegno unico sia contenuto nella legge di Bilancio e che entri in vigore già a partire da luglio 2021. Come è possibile, quindi, che nella legge di Bilancio sia inserito il bonus bebè se quest’ultimo dovrebbe essere assorbito dall’assegno unico (e i fondi necessari alla copertura verrebbero destinati proprio alla nuova misura).
Quello che viene da pensare è che se il bonus bebè sarà inserito nella legge di Bilancio 2021 l’assegno unico per i figli non entrerà in vigore il prossimo anno anche perchè è pur vero che l’assegno unico sarà presto in vigore ma non si conoscono ancora bene i tempi di attuazione della misura (che dovrebbe entrare in vigore con un decreto attuativo).
Quello che è possibile ipotizzare (visto che fino alla pubblicazione della nuova Legge di Bilancio possiamo procedere solo con ipotesi) è che l’assegno alla natalità possa essere erogato come avvenuto fino ad ora fino all’entrata in vigore dell’assegno unico per i figli.