Mettere alla luce un figlio oltre che essere la cosa più bella del Mondo, adesso diventa anche la cosa più favorevole da fare. Il governo Meloni nella sua legge di Bilancio introduce un bonus una tantum per i nuovi nati. Benefit economico che richiama al passato, ad un vecchio provvedimento Berlusconi. E dal momento che adesso è in vigore anche l’Assegno unico sui figli a carico, ecco che il beneficio economico per una famiglia al momento della nascita, arriva a sfiorare subito i 1.900 euro.
Bonus figli: alla nascita ben 1.900 euro, beneficiari e requisiti
Nella Legge di Bilancio il governo ha inserito una sorta di nuovo bonus bebè, una specie di nuovo premio alla nascita. Una famigla con un nuovo nato nel 20325 potrà così ottenere un bonus da 1.000 euro. Perché in premessa abbiamo ricordato il compianto Silvio Berlusconi? Perché fu proprio il Cavaliere, quando era alla guida di uno dei suoi governi, a varare una misura di questo genere, cioè un premio a chi metteva alla luce un nuovo figlio. La nuova misura come pensata dal governo vale per tante famiglie perché si parte da un ISEE non eccedente i 40.000 euro.
Per dare sostegno economico immediato ai nuovi genitori e per dare rilancio alla natalità che in Italia da decenni è in netto calo, ecco quindi la novità del governo.
Dal varo dell’Assegno Unico tutto è cambiato
I tempi dei bonus bebè, dei premi alla nascita e dei benefici per i figli sono finiti nel momento in cui fu varato l’Assegno Unico sui figli a carico. La misura ormai è diventata quella di dominio comune dal momento che tutte le famiglie con figli sotto i 21 anni di età ed a carico fiscalmente, da anni percepiscono questo trattamento. E la misura ha assorbito tutti i benefit e i bonus precedenti, compresi per esempio il bonus mamma domani che partiva dal settimo mese di gravidanza, al bonus bebè mensile, dalle detrazioni sui figli agli assegni per il nucleo familiare. Ma il nuovo bonus da 1.000 euro per i nuovi nati, non andrà in conflitto con l’Assegno Unico. Le due misure sono perfettamente cumulabili. Sia i lavoratori dipendenti che i lavoratori autonomi, sia i disoccupati che i beneficiari dell’Assegno di Inclusione, tutti potranno continuare a godere dell’Assegno Unico sui figli e allo stesso tempo in caso di nuove nascite, potranno ottenere pure il bonus da 1.000 euro.
Ecco come monetizzare al massimo la nascita di un nuovo figlio nel 2025
Chi ha un nuovo figlio deve prima di tutto aggiornare l’ISEE nel 2025, inserendo anche il nuovo nato al suo interno. E poi deve presentare la domanda di Assegno Unico. Inserendo il codice fiscale e gli estremi anagrafici del nuovo arrivo. Con un ISEE fino a 17.090 euro circa (ma sono soglie 2024 da aggiornare), l’Assegno Unico per i bambini fino ai 12 mesi di età è pari a circa 299 euro al mese (anche in questo caso sono cifre 2024, che saliranno con l’indicizzazione). Dal momento che l’Assegno Unico ha sostituito anche il bonus mamma domani, che consisteva in 800 euro di benefit già al settimo mese di gravidanza, ecco che appena nato un figlio consente alla famiglia di incassare 3 mesi di Assegno Unico. Perché al mese di nascita si sommano gli ultimi due di gestazione, proprio come faceva il bonus mamma domani. In teoria, alla prima erogazione dell’Assegno Unico spettano anche gli arretrati e quindi un importo immediato di 900 euro circa. Che si aggiungerebbe adesso al bonus da 1.000 euro. Portando l’utile a 1.900 euro appena nasce un figlio.