Numerose sono le misure, i bonus e le agevolazioni che sono destinate a invalidi più o meno gravi. Anche le pensioni sono agevolate in alcuni casi per chi ha problemi di invalidità. Dall’INPS non mancano agevolazioni e vantaggi per i portatori di handicap. Ma anche da altri enti esistono agevolazioni molto importanti. Ecco una sintetica guida a ciò che possono ottenere coloro che si trovano in determinate condizioni di salute.
Pensioni, cosa offre l’INPS agli invalidi?
Pensione di invalidità, così si chiama in generale la prestazione pensionistica che molti contribuenti chiedono all’INPS. Nello specifico parliamo di pensione di invalidità civile che è una prestazione economica destinata a chi è affetto da invalidità ma a partire da un determinato grado. Infatti questa prestazione è concessa a chi ha una invalidità civile riconosciuta dalle competenti commissioni mediche ASL pari ad almeno il 74%. Ma oltre a questo, bisogna che gli interessati rientrino in specifici limiti di reddito. Spesso la pensione per gli invalidi lascia molti dubbi perché in effetti di trattamenti per disabili dall’INPS ne esistono due. In pratica esistono due prestazioni per due differenti categorie di disabili.
Bonus, pensioni e agevolazioni per invalidi, ecco cosa ottenere dall’INPS ma non solo
C’è come detto, la pensione di invalidità civile per chi ha un’invalidità pari o superiore al 74% ma a condizione che il suo reddito sia inferiore ai limiti prestabiliti. L’importo della prestazione è pari a 343 euro al mese nel 2024, ma con maggiorazione che può arrivare a 704 in tutto per gli invalidi totali. Poi c’è l’assegno ordinario di invalidità che invece è destinato ai lavoratori che, a causa delle loro patologie, hanno una riduzione della capacità lavorativa di almeno 2/3 ma solo se hanno almeno 5 anni di contributi previdenziali versati di cui almeno 3 anni negli ultimi 5.
Pensioni anticipate per invalidi, la guida
Sempre dall’INPS e sempre per gli invalidi ci sono anche delle misure di pensionamento anticipato da sfruttare. In prima linea ci sarebbe la pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile. In questo caso non serve l’invalidità civile con riduzione generica della capacità lavorativa. Serve che la riduzione della capacità lavorativa sia per le mansioni svolte dal diretto interessato, cioè per il lavoro che svolge comunemente o che ha svolto per gran parte della sua carriera. Se l’interessato a causa delle sue problematiche fisiche o psichiche ha almeno l’80% di invalidità specifica, ecco che per le donne si può uscire dal lavoro a partire dai 56 anni con 20 anni di contributi. Oppure gli uomini possono accedere alla pensione a partire dai 61 anni di età con 20 anni di contributi.
Tornando all’invalidità civile, possibile uscire dal lavoro in anticipo con due diverse misure. La prima non prevede limiti di età. Chi è invalido al 74% almeno può andare in pensione se ha maturato 41 anni di contributi di cui almeno 35 effettivi da lavoro ed almeno un anno versato prima dei 19 anni di età.
Sempre con invalidità civile, ma solo a partire dai 63 anni e 5 mesi di età, con almeno 30 anni di contributi questi soggetti possono avere accesso infine anche all’Ape sociale.
Bonus, agevolazioni e prestazioni assistenziali per i disabili
Non si tratta di pensioni, ma di prestazioni assistenziali, ma è sempre l’INPS ad erogarle ed è sempre all’INPS che va prodotta domanda, ecco che per gli invalidi ci sono dei sussidi. Per esempio abbiamo l’Assegno di Inclusione che è una misura di sostegno economico pensata per supportare le persone fragili tra cui anche gli affetti da disabilità. In questo caso basta il 67% di invalidità civile.
Per accedere al sussidio, l’interessato deve presentare una domanda all’INPS, deve avere un ISEE in corso di validità e dei redditi entro i parametri prestabiliti.
Gli invalidi civili hanno diritto anche a diverse agevolazioni fiscali e tributarie come per esempio l’esenzione IMU per l’abitazione principale se l’interessato sposta la sua dimora in una RSA o casa di riposo. Esoneri e riduzioni del Bollo Auto sono previste per gli invalidi, e sono diverse da Regione a Regione in quanto parliamo di tassa a gestione regionale. Tra le agevolazioni dal tipico carattere assistenziale anche lo sconto sui biglietti o sugli abbonamenti per il trasporto pubblico oppure sui ticket per l’accesso a eventi e attività culturali.